Sanità: missione compiuta, previste nuove assunzioni

datisanitàAlla fine dei giochi le soluzioni adottate da Giuseppe Scopelliti e dalla sua squadra, non solo hanno consentito di raggiungere risultati ottimi, ma addirittura sono riuscite a risolvere i problemi e a rimettere in moto la complessa macchina della sanità calabrese. È senz’altro vero che la “missione” non era facile, non c’è dubbio che sono stati affrontati grandi sacrifici, che la comunità ha comunque sopportato in vista degli obiettivi che s’intendevano raggiungere, pensiamo solo all’aumento delle aliquote Irap e dell’addizionale regionale Irpef, ma, dati alla mano, il piano di risanamento ha prodotto i suoi frutti. La Regione, non senza difficoltà e ampi dibattiti, è riuscita a rendere ottimali i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), superando l’area critica, e proiettandosi vero l’obiettivo finale inerente il conseguimento del livello di adempienza.

I servizi sono stati attenzionati ai fini del loro miglioramento e, sulla base dei risultati ottenuti, è stato possibile avanzare richiesta in ordine allo sblocco del turn-over, in deroga al blocco previsto, con l’obiettivo di risolvere le carenze strutturali di maggiore urgenza. Più specificatamente, ed in base ai parametri previsti, sarebbero previste 34 assunzioni per l’Azienda ospedaliera e 42 assunzioni per l’Azienda sanitaria provinciale per un totale di 76 assunzioni a tempo indeterminato. Va, tuttavia, precisato non solo che, in entrambe le circostanze, si tra soltanto di personale sanitario, ma anche che il personale da assumere non inciderà sulle assunzioni di cardiochirurgia. Questi dati si basano sulla sostituzione del personale andato in pensione nel biennio 2011-2013, fino ad un massimo pari al 15%. A ciò si aggiunga che con i con pensionamenti 2014-2015 vi sarà l’ulteriore possibilità di nuove assunzioni a tempo indeterminato, anche in questo caso fin ad un massimo del 15%. Ma, per il futuro, è prevedibile finanche la possibilità di assumere personale amministrativo. Per tutto questo, e per dare un segnale forte nel senso della ripresa e del rinnovamento, si attende il via libera del ministero.

In quest’ottica il provvedimento che, ai fini della maggiore efficienza del sistema, ha determinato il blocco automatico del turn-over del personale del servizio sanitario regionale è stato quello più sofferto perché ha rischiato di influire, non solo sulla quantità dei servizi, ma anche sulla qualità. Peraltro, e considerando i livelli di criticità che caratterizzavano (e talora caratterizzano) tutte le regioni, negli ultimi tempi erano state previste una serie di norme per derogare al blocco del turn over al fine di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e rispondere alle importanti domande di carenza di personale che venivano dal territorio.

Le tappe attraverso le quali si è dovuti passare, ovvero la drastica riduzione degli sprechi, la graduale razionalizzazione della spesa e la progressiva riorganizzazione dell’apparato sanitario, hanno consentito di intraprendere quel percorso che ha determinato il sorgere delle condizioni per cambiare rotta e proiettare l’azione futura verso l’obiettivo di portare la Regione al pareggio economico. È possibile, quindi, sottolineare come sia stata intrapresa la strada del miglioramento, come sottolineano i dati, secondo cui dall’inizio del piano di rientro – ovvero dal 2010, quando il Governatore viene nominato commissario ad acta per l’attuazione del piano – la Regione Calabria ha ridotto la perdita annua di esercizio di 232,4 Mln/€.

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About the Author: Luigi Iacopino