Solstizio d’Estate tra mito e scienza

Il 21 Giugno alle ore 10.51 di Tempo Universale, 12.51 ore italiane, si avrà il Solstizio d’Estate 2014 nel nostro emisfero. Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge a Reggio Calabria alle 5.34 e tramonta alle 20.25 ed il “giorno” dura 14 ore e 51 minuti. Inizia così l’Estate astronomica. La definizione di solstizio, “sole fermo”, potrebbe avere la sua origine non solo dall’osservazione del progressivo arrestarsi dell’altezza al momento del transito al meridiano, ma anche da quella del sorgere del Sole sempre allo stesso azimut dopo il raggiungimento del punto più a nord. Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica. Il 21 Giugno il Sole celebra il suo trionfo, e allo stesso tempo inizia il suo declino, le giornate, infatti, cominciano ad accorciarsi. Sin dai tempi più remoti il cambio di direzione che il sole compie, tra il 21 e il 22 giugno, è stato visto come un momento particolare e magico. Il Sole, come dicevamo, in questo periodo sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno quando ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud. I solstizi sono stati in passato eventi di grande importanza, osservati da millenni e alla base di tante conquiste, sia del pensiero scientifico e filosofico che della vita quotidiana. Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora oggi vivi in tutta Europa testimoniano che il solstizio estivo resta uno degli eventi astronomici più amati e profondamente intessuti nella cultura popolare. La notte di San Giovanni, per esempio, il 24 giugno appunto, rientra nelle celebrazioni solstiziali. Si intuisce così come nel corso del tempo, c’è stato un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e ritualità cristiana, che hanno dato origine a credenze e riti in uso ancora oggi e ritrovabili per lo più nelle aree rurali. I falò accesi nei campi la notte di San Giovanni erano considerati oltre che propiziatori anche purificanti, i più anziani tra i Calabresi ricordano che nella zona ionica reggina non si dava inizi alla stagione balneare prima del 24 di Giugno. Il Solstizio è una sorta di capodanno. Midsummer, mezza-estate, lo chiamano nei paesi anglosassoni, e Shakespeare nel suo “Sogno di una notte di mezza estate” ne ha raffigurato l’aspetto magico, dove sogno e realtà si fondono. In questa occasione il Dott. Mauro Dolci, dell’Osservatorio Astronomico di Teramo, interverrà sotto la cupola del Planetario provinciale Pythagoras con una conferenza dal titolo “Il Solstizio d’Estate tra mito e scienza” e, contestualmente, il Dott. Francesco Macheda, Dirigente del Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro della Provincia di Reggio Calabria, presenterà l’avvio del Corso di Formazione Professionale per Operatore dei Planetari e degli Osservatori Astronomici. La serata si concluderà con l’osservazione del cielo al planetario e con i telescopi a cura degli Esperti del Planetario, che guideranno il pubblico presente tra le meraviglie del Cielo estivo. L’asterismo del Triangolo è un punto di riferimento irrinunciabile per individuare le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb, la stella meno luminosa delle tre, domina la costellazione del Cigno; Vega, la più brillante della Lira; la più meridionale; Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila. L’assenza della Luna, corpo celeste fonte di inquinamento luminoso naturale, garantirà l’osservazione dei pianeti Marte e Saturno.

 

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