La crisi peggiora la salute mentale degli italiani secondo Istat

Chi pensava che la crisi economica intaccasse soltanto le tasche ed i risparmi degli italiani si sbagliava, poichè crisi itapurtroppo è in grado di peggiorare anche la salute mentale degli italiani. Se dunque per effetto della crisi ne risente soprattutto la salute psichica, quella fisica sembra invece rimanere stabile, secondo quanto afferma l’indagine “Tutela della salute e accesso alle cure” condotta dall’Istat. Per quanto riguarda la salute fisica percepita il dato è stabile, pur se nel rapporto si sottolinea come rimangano invariate le disuguaglianze sociali nella salute, nei comportamenti non salubri, nelle limitazioni all’accesso ai servizi sanitari e come permanga lo svantaggio del Mezzogiorno. Tuttavia, come si legge nel rapporto, in merito alla salute mentale in tempi di crisi: “La depressione è il problema mentale più diffuso e riguarda 2,6 milioni di persone con prevalenze doppie tra le donne in tutte le età”. L’indice che definisce la salute mentale, spiega il documento, è sceso di 1,6 punti nel 2013 rispetto al 2005. I più colpiti sono i giovani maschi fino a 34 anni (-2,7 punti) e gli adulti tra 45-54 anni (-2,6). Ancora maggiore il calo risulta per la popolazione straniera, dove arriva tra le donne a 5,4 punti. Sappiamo bene, soprattutto dai recenti fatti di cronaca degli ultimi tempi, come le difficoltà finanziarie procurate dalla crisi economica abbiano portato medi e piccoli impreditori, impiegati e padri di famiglia a commettere azioni estreme, quali ricorrere al suicidio per mettere fine a quel loro senso di impotenza dinnanzi a tutto ciò che la crisi gli scagliava contro. Per fortuna invece, molti resistono e lottano a denti stretti per superare una quotidianità resa difficoltosa dai guai e dalle ristrettezze economiche che la crisi porta con sé, ma ciò non significa che la loro salute mentale non ne risenta allo stesso modo, creando spesso atteggiamenti di muta rassegnazione e lunghi periodi di depressione, da cui non sempre tutti riescono ad uscire senza l’aiuto ed il supporto di famiglia, ma soprattutto di esperti. Questo è uno dei motivi per cui una nazione in tempi di crisi, per potersi risollevare e non affondare ulteriormente, avrebbe bisogno che i suoi cittadini venissero aiutati non solo materialmente, seppur primo passo indispensabile, ma anche psicologicamente fornendo la possibilità a tutti coloro in forte difficoltà di rivolgersi gratuitamente a centri di ascolto e personale qualificato che possa sistenerli ed educare soprattutto a questa prassi che dovrebbe divenire routine. Andrebbe dunque fatta una maggiore campagna di educazione e sensibilizzazione su questi temi, poichè anche la storia, oltre la scienza, ci insegna che ai periodi economici buii si accompagnano sempre altrettanti periodi buii per la psiche umana.

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About the Author: Giulio Borbotti