Allarme ebola, dagli Usa un siero sperimentale conro il virus

L’incubo Ebola sta facendo piombare molti Paesi africani nel terrore e si cerca di arginare il contagio della malattia, che ha colpito la Liberia e le nazioni confinanti e che pare abbia superato i confini del continente africano. Forse sembra però si sia trovata una cura all’epidemia di Ebola scoppiata in Liberia: tre fiale di un siero sperimentale segreto per combattere il virus sarebbero infatti state usate sui due medici missionari americani colpiti in Liberia, come afferma la rete Cnn. Secondo la rete televisiva, Kent Brantly, il medico arrivato ieri negli Usa ed in “miglioramento”, è stato il primo a ricevere il ritrovato prodotto negli Stati Uniti e mai usato prima su esseri umani. Il siero si chiama ‘ZMapp’, messo a punto dalla azienda Mapp Biopharmaceutical Inc. ed aveva dato risultati promettenti sulle scimmie, tuttavia i due pazienti erano stati informati sulla mancanza di dati certi sugli effetti del composto anche sugli esseri umani. Quattro scimmie che avevano ricevuto il trattamento nelle prime 24 ore dalla comparsa dei sintomi di febbre emorragica erano sopravissute e secondo le fonti della Cnn a Bryant, il primo a ricevere il siero visto che giovedì scorso le sue condizioni stavano peggiorando molto rapidamente e non riusciva più a respirare, sarebbe stato infuso il siero per endovena e nel giro di un’ora le condizioni del missionario sarebbero migliorate decisamente, permettendogli addirittura la mattina dopo di alzarsi sulle sue gambe. Nancy Writebol è invece il nome dell’altra paziente americana attesa negli Usa nelle prossime ore, la quale avrebbe ricevuto la stessa medicina domenica e anche le sue condizioni sarebbero in via di miglioramento. Si parla però di un nuovo caso anche in Nigeria, difatti le autorità annunciano un secondo caso di Ebola nel Paese: si tratterebbe di un medico che assistette Patrick Sawyer, il funzionario americano dell’ambasciata in Liberia morto a luglio dopo l’arrivo a Lagos. Altre 70 persone entrate in contatto con il medico sono invece in stato di osservazione ed 8 in quarantena, tre dei quali mostrano sintomi compatibili con il virus. L’ultimo bilancio della diffusione dal virus Ebola in Africa è intanto salito a 887 morti e oltre 1.600 casi di contagio, secondo quanto annuncia l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) citata dai media internazionali. Si tratta di oltre 150 morti in più rispetto all’ultimo bilancio di 726 reso noto dall’Oms il 31 luglio scorso e precisamente le vittime sarebbero 358 in Guinea, 255 in Liberia, 273 in Sierra Leone e 1 in Nigeria. Fermare l’estensione del contagio diviene dunque la priorità fondamentale per le autorità politiche, poichè la trovata di questo miracoloso siero statunitense non può far diminuire l’attenzione sulla pericolosità dell’immigrazione clandestina sulle nostre coste come potenziale portatrice di vere e proprie epidemie nel nostro paese, a causa di una profilassi adeguata pressocchè assente.

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About the Author: Giulio Borbotti