Ecojazz, Quintorigo e Roberto Gatto omaggiano Frank Zappa in una prima mondiale

Il festival di Giovanni Laganà scrive a Reggio una pagina storica con la prima di tre date del progetto musicale dedicato all’indimenticato polistrumentista statunitense. Un successo di pubblico e stasera doppio appuntamento

ecojazzL’universo poliedrico ed eclettico del genio musicale statunitense Frank Zappa si è schiuso nella cornice del centro equitazione Foti di Pellaro che ieri ha ospitato il quarto appuntamento di Ecojazz festival, diretto da Giovanni Laganà. La carica e l’armonia dei Quintoritgo e l’energia e l’entusiasmo di Roberto Gatto hanno compiuto questa magia, trasformando la prima mondiale di questo progetto in un autentico successo.La voce di Moris Pradella con Valentino Bianchi al sassofono, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso hanno esplorato, sollecitati dal batterista Roberto Gatto, l’universo sterminato del genio polistrumentista che ha scritto la storia della musica lasciando al mondo un’eredità di suoni e generi contaminati e, per questo, assolutamente unici. La forza, l’ironia e la valenza artistica del musicista statunitense hanno entusiasmato il pubblico, concretizzando l’intento del progetto di rendere omaggio alla grande ed eclettica eredità di questo straordinario e sempre attuale artista. Un’esperienza che da Reggio Calabria, con Ecojazz, si apre al mondo con questo concerto di esordio al quale seguiranno altre due tappe. “La mia generazione è cresciuta con Frank Zappa – ha spiegato Roberto Gatto – e per me eseguire e riorchestrare i suoi brani è un’emozione straordinaria. Abbiamo attinto dal suo vasto repertorio, partendo dalla fine degli anni Sessanta fino alle ultime opere, per offrire uno spaccato completo della sua intensa vita musicale”. “Per noi è stata una sfida, e a noi piacciono le sfide – ha raccontato il sassofonista Valentino Bianchi – perché Zappa è un personaggio musicalmente spinoso che ha fatto del virtuosismo il suo tratto di pregio, pur riuscendo a divertire e a essere dissacrante e sarcastico. E’ stato un bell’esperimento che stasera abbiamo portato a battesimo. A rigore abbiamo eseguito brani già scritti ma l’avventura è stata contaminare con le nostre sonorità la musica di Zappa, artista molto apprezzato ma poco suonato, forse proprio perché difficile”. Un concerto che scrive una pagina storica del festival Ecojazz, promosso dall’associazione musicale “Art Blakey”, in collaborazione con il comune di Motta San Giovanni, il Comune e la Provincia di Reggio Calabria, il Centro italiano femminile (Cif) di Reggio, la fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Sicilia. “Ho ritenuto di dovere salire sul palco per fare un foto con gli artisti – ha dichiarato Giovanni Laganà – perché riuscire ad inserire una prima mondiale in un festival che non ha una grande forza economica è un miracolo possibile solo credendo fino allo spasimo in qualcosa. Vedo la gente contenta e spero che lo spirito di questo festival viva come anche il ricordo del giudice Antonino Scopelliti e delle vittime per la giustizia alle quali è dedicato”. Ecojazz Festival prosegue oggi con un doppio appuntamento; al tramonto alle ore 19 sulla collina “La Loggia” di Pellaro con il sassofonista Fabrizio D’Alisera & friends e alle 22 al circolo Polimeni di Reggio con la fisarmonica di Carmine Joanna e la chitarra di Stefano Scarfone.

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