Giovedì sera sul palco del Teatro Politeama l’atteso concerto di Francesco Renga, già sold out dalla prima settimana di ottobre

francesco renga sold outE’ iniziato il conto alla rovescia per l’atteso concerto di Francesco Renga al Teatro Politeama. Sta infatti per arrivare giovedì 20 novembre, il giorno tanto aspettato da fan e non solo del cantante bergamasco che si esibirà a Catanzaro nell’unica data regionale del “Tempo reale tour”, che lo sta portando in giro per l’Italia conquistando teatri su teatri a colpi di sold out, come quello al Politeama. Il grande successo è stato registrato già nei primi giorni del mese di ottobre, a oltre un mese di distanza dalla sua esibizione: il merito è tutto del cantante, del suo mix di energia, talento ed emozioni. In ogni concerto sono diventati consuetudine gli interminabili applausi per le grandissime canzoni della sua carriera e i brani del suo nuovo album Tempo Reale, certificato disco di platino e da quasi quaranta settimane nella top ten dei dischi più venduti. Il grandissimo successo del live è anche nella scaletta dei brani scelti per le date del tour, sostenuta da una fortissima presenza scenica, da un palco sapientemente costruito con luci e immagini e una band che regala un suono preciso e potente.

Ad affiancarlo, infatti, anche a Catanzaro ci saranno musicisti straordinari come Vincenzo Messina al piano e alle tastiere, Fulvio Arnoldi alla chitarra acustica e alle tastiere, Stefano Brandoni alla chitarra, Giorgio Secco alla chitarra, Gabriele Cannarozzo al basso e Phil Mer alla batteria.

Grande soddisfazione è stata espressa per il risultato ottenuto dal promoter catanzarese Maurizio Senese che con la Esse Emme Musica organizza l’evento al teatro Politeama: “Questa è la dimostrazione che la qualità viene sempre premiata. I teatri si riempiono con spettacoli di un certo rilievo, anche in periodi difficili come questo – ha affermato -. Gli organizzatori dovrebbero guardare con più attenzione alle programmazioni, svecchiandole, pensando soprattutto ai giovani e al loro entusiasmo. Dovrebbe essere una cosa ovvia, quando si gestiscono finanziamenti pubblici, ma non sempre lo è”.

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