La politica in prima fila a Parigi per la libera espressione, ma non su Internet

parigi oggiPochi giorni prima della manifestazione di Parigi, che ha visto i massimi esponenti politici del mondo inneggiare alla libertà d’espressione, sul portale della Comunità europea TRIS (luogo virtuale dove vengono notificati i disegni di legge e i regolamenti dei paesi aderenti) che monitoriamo quotidianamente, è comparso questo decreto francese: “Decree relating to the protection of internet users from websites inciting or condoning acts of terrorism and websites disseminating pornographic images or representations of minors, issued pursuant to Article 6-1 of amended Law No 2004-575 of 21 June 2004 on confidence in the digital economy”. (htp://ec.europa.eut/enterprise/tris/nview.cfm?p=2015_10_EN_EN) Ne abbiamo subito dato notizia in tutti i social e canali d’informazione sensibilizzando opinionisti ed esperti della rete. Internet ritorna quindi nel mirino della politica e l’iniziativa legislativa francese potrebbe allargarsi ai restanti stati europei. Assoprovider auspica tuttavia che non vengano prese decisioni in maniera indiscriminata e sommaria che, nonostante l’evidente emergenza terroristica, siano volte a limitare ed impedire la libertà di espressione in Rete o violare il diritto alla privacy nelle comunicazioni, garantito dalle Leggi nazionali ed europee. Non siamo e non potremo mai essere d’accordo con qualsiasi iniziativa del Governo Italiano che porti all’introduzione di norme discriminatorie e repressive in Rete, sulla spinta delle emozioni del momento e diretta a rendere vano l’estremo sacrificio dei cittadini francesi e di altri luogo del mondo, compiuto in nome della libertà di stampa e di espressione. Allo stesso tempo Assoprovider, raccogliendo l’appello del Ministro dell’interno A. Alfano, si mette fin d’ora a completa disposizione dando la massima collaborazione affinché la strategia alla base dell’azione di controllo e repressione, mediante l’uso di Internet, possa efficacemente prevenire atti di terrorismo in Italia e nei paesi membri dell’Unione Europea.

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