Rischio stravolgimento norme per l’adozione

Papa GiovanniL’emendamento in discussione domani potrebbe estendere il diritto all’adozione senza tutele. L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII esprime forte preoccupazione per il recente emendamento firmato da alcuni senatori, che propone di eliminare, dall’art. 1, comma 1, capoverso 5-bis. del DDL 1209 la dicitura «sussistendo i requisiti previsti dall’articolo 6». Con questo emendamento si vuole arrivare ad utilizzare l’affidamento familiare come una “scorciatoia” , un “cavallo di Troia” per l’adozione che verrebbe di fatto estesa a soggetti privi dei requisiti previsti dall’attuale normativa in tema di adozione. Ciò che è oggetto di tutela è il valore della relazione instauratasi tra il bambino e la sua famiglia affidataria ed in tale prospettiva la novità proposta dal suddetto emendamento determinerebbe un’impropria commistione tra gli istituti dell’affido familiare e dell’adozione nati per rispondere a diverse esigenze di tutela del minore. Il passaggio dall’essere famiglia affidataria di un minorenne al divenirne famiglia adottiva, tema assai rilevante e complesso, deve essere circoscritto ai soli casi in cui gli affidatari siano in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 6 della legge 184/83 (l’essere coniugati e il dimostrare la stabilità del rapporto di coppia, il possedere una certa differenza di età con il minorenne) il che evita improprie derive verso l’adozione di minorenni da parte di persone single o anziane. Alla luce di ciò si chiede pertanto che il Parlamento NON APPROVI tale emendamento, ritenendo indispensabile il mantenimento della dicitura precedente.

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