La Giornata Mondiale sull’Autismo

autismoSi celebra oggi, 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dalle Nazioni Unite ogni 2 aprile a partire dal 2007 . In questa occasione, quest’anno, sono stati diffusi gli esiti di una ricerca europea, in cui è stata utilizzata una tecnica di analisi genetica innovativa su 200 famiglie, guidata dal Campus Biomedico di Roma, in cui si evidenzia che in un caso su tre la causa dell’autismo è genetica. Scendendo nei dettagli della ricerca, con le nuove tecniche utilizzate si apre la strada per poter scoprire anche le altre cause della sindrome, che ancora oggi rimangono sconosciute. E molto probabilmente, annuncia Antonio Persico, docente di Neuropsichiatria infantile all’Università del Campus, questo darà la possibilità di mettere a punto cure personalizzate in tempi più rapidi. Persico spiega che “Grazie alla tecnica utilizzata, la Array-Cgh possiamo individuare in laboratorio cancellazioni e duplicazioni del Dna, spesso alla base dei disturbi, con una precisione cinquecento volte superiore a quella della tradizionale mappa cromosomica”. Per questa malattia, che solo in Italia colpisce circa 500mila persone, è un importante passo avanti. Sottolinea Persico che  “Solo nel 1985 si registravano dai tre ai quattro bambini autistici ogni 10mila nascite. Oggi, secondo le ultime statistiche dei Centers for disease control and prevention Usa (Cdc), il dato è schizzato a un caso ogni 68”. Un crescita dovuta, probabilmente, a tanti fattori, come il concepimento sempre più in là negli anni e la possibile esposizione, durante la gravidanza, a fattori ambientali come infezioni virali, ma anche all’affinamento delle tecniche di diagnosi, che permette di riconoscere oggi come autismo quello che in passato era catalogato come generico ritardo mentale. Lo studio genetico condotto dal gruppo romano, però non è ancora finito. Alle analisi già fatte seguirà, grazie anche ai finanziamenti che verranno raccolti nella campagna di quest’anno, un’ulteriore attività di sequenziamento del Dna, presso il laboratorio del Centro Mafalda Luce per i disturbi pervasivi dello sviluppo di Milano, che è legato all’Università Campus Bio-Medico di Roma. L’obiettivo è quello di definire la causa dell’autismo in quel 70% di pazienti per i quali le tecniche attualmente disponibili non sono ancora state in grado d’identificare un’origine certa. E oggi, in Italia come in tutto il mondo, i monumenti e gli edifici storici si sono illuminati di blu in questa campagna promossa dall’ONU e battezzata “Light Up Blue”. L’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e cercare di fornire un valido supporto a chi, purtroppo, non ha una diagnosi precisa della patologia.

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About the Author: Katia Germanò