Proposte e soluzioni dell’ADDA in seno alla commissione regionale Affari Sociali

Incontro produttivo quello di oggi nell’audizione dei lavori della Terza commissione permanente del Consiglio Regionale, che, oltre ad avere avuto la possibilità d’illustrare, nello specifico, l’attività dell’Adda e gli obiettivi prefissati, si è potuto fare il punto su quali sono le problematiche primarie, indifferibili, del mondo dei soggetti con disabilità, sia sotto il profilo dell’inserimento scolastico che del profilo sanitario e di assistenza. I lavori della commissione regionale, nella loro specificità consultiva, tendono a tracciare delle linee guida per uno strumento legislativo che ridisegni gli affari sociali regionali. Sulla scorta della nostra esperienza, basata su dati concreti del territorio, sia del mondo scolastico che sanitario, abbiamo potuto sottoporre all’attenzione dei commissari e dell’On. Presidente Michelangelo Mirabello, le attuali criticità del mondo sei servizi sociali, su cui è necessario intervenire e correggere. Al fine di razionalizzare gli interventi al riscontro oggettivo del territorio ed eliminare, quindi, il concetto della distribuzione a pioggia, si sono ribaditi i concetti dell’assistenza indiretta che coinvolga, quindi, le famiglie dei soggetti portatori di handicap e lasci loro la scelta del tipo di assistenza per il proprio congiunto, svincolandole dai centri diurni di riabilitazione. La creazione di una banca dati regionale, per fasce di età, patologia e specificità, particolarmente riferita ai soggetti di cui all’art.3 comma 3 legge 104/1992, oltre ad elenchi o albi di professionalità per l’assistenza specifica, a cui le famiglie possano accedere e scegliere, per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici, l’assistente educativo che segua il proprio paziente anche in ambito scolastico, ove frequentante, con l’attuazione dei Piani Educativi Individualizzati, secondo le direttive delle commissioni multidisciplinari. Rimodulazione della legge 27/85, piano diritto allo studio, direttamente per mezzo dei comuni su comunicazione scolastica, per la solo gestione del servizio mensa e trasporto. Eliminazione dei PAC – Piano di Azioneper la Coesione, dei distretti socio sanitari, particolarmente riferiti gli anziani non autosufficienti (over 65) – specificatamente all’offerta di assistenza domiciliare integrata (ADI), demandando alle famiglie la scelta, a parità di spesa, dell’assistenza dei propri familiari. Queste le proposte portate in sede di audizione, ripercorrendo, per grandi linee, quello che già si attua in molte regioni italiane come le Marche, il Trentino, la Lombardia. Sulle stesse problematiche seguiranno altri incontri come già comunicato in sede di Commissione.In sintesi ,con la razionalizzazione delle attuali risorse impegnate,secondo l’Adda,si riuscira’ a soddisfare pienamente le esigenze delle famiglie cosa che adesso non avviene. Quindi si tratta solo di volonta’ politica,bandendo gli intrecci e gli affari gravitante su questa problematica.Per le problematiche relative al mondo della scuola, giovedì 9 aprile, seguirà un incontro con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Reggio Calabria 01/04/2015 Il Presidente –Vito Crea

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