La green economy come chiave di sostegno alla ripresa

Più di 2mila imprese reggine hanno investito sulle tecnologie ambientali


Palazzo_della_Camera_di_Commercio_di_ReggioC.L’esigenza di convertire i nostri modelli di produzione e di consumo onde renderli più sostenibili da un punto di vista ambientale è ormai conclamata. Soltanto così, infatti, sarà possibile garantire ritmi di crescita sostenuti anche nel futuro. Tale imperativo si fa ancor più pressante alla luce della lunga ondata recessiva che ha investito il nostro Paese, per il quale, abbracciare un nuovo paradigma come quello della green economy, può costituire un’occasione per rilanciare interi comparti produttivi, accedere a nuovi mercati, superare la stagnazione della domanda interna e quindi, in ultima analisi, accrescere l’occupazione.  
In provincia di Reggio Calabria oltre un’impresa su cinque, dall’inizio della crisi, ha scommesso sulla green economy. Il 21,5% delle aziende dell’industria e dei servizi con dipendenti tra il 2008 e il 2013 (pari a 2.180 imprese) ha investito, o ha previsto di farlo nel 2014, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni inquinanti. È quanto emerge da GreenItaly 2014, il rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola che da 5 anni analizza e promuove lo sviluppo della sostenibilità aziendale su scala nazionale. La diffusione degli investimenti green trova la nostra provincia in linea con il dato nazionale (appena 3 decimi di punto superiore: il 21,8%) e in 68-esima posizione nella graduatoria delle province italiane. Quasi tre quarti delle imprese reggine che hanno effettuato investimenti green segnala, come obiettivo, la riduzione dei consumi energetici e di materie prime (il 73,8%), finalità che a Reggio Calabria è più diffusa rispetto alla media italiana (71,9%). Meno diffusi sono gli eco-investimenti finalizzati a ridurre l’impatto del processo produttivo (16,4%, a fronte del 17% di media nazionale) e soprattutto quelli rivolti al miglioramento del prodotto o servizio offerto (9,8%; 11,1% in Italia). Se sul fronte degli investimenti in sostenibilità ambientale Reggio Calabria mostra performance incoraggianti, altrettanto non si può dire con riferimento ai programmi di assunzione di green jobs da parte delle imprese della provincia: nel 2014 sono stati previsti circa 120 nuovi posti di lavoro green, corrispondenti al 7,7% del totale, incidenza coerente con il dato regionale (7,1%), ma lontana dalla media del Mezzogiorno (11,2%) e soprattutto da quella nazionale (13,2%).  D’altra parte, nella graduatoria delle province italiane stilata in base all’incidenza dei green jobs sul totale delle assunzioni programmate dalle imprese nel 2014, Reggio Calabria occupa l’86-esima posizione. Evidentemente, le imprese della provincia dimostrano di non puntare ancora con determinazione sulla green economy dal punto di vista della scelta delle figure professionali da assumere.

I dati complessivi sono scaricabili dal sito della Camera di Commercio di Reggio Calabria – Sezione Pubblicazioni – Informazione Economica Newsletter trimestrale

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