L’Uovo d’oro di Virgilio e altri miracoli napoletani

Uovo d'Oro di VirgilioNapoli: straordinaria città. Quanti libri le sono stati dedicati? Tantissimi. Ma per la prima volta c’è un libro che vuol svelare (perlomeno tenta) il mistero di Napoli: le fonti della sua creatività. E’ L’uovo d’oro di Virgilio e altri scritti napoletani di Michael A. Ledeen (p. 155 € 12,00.) Tullio Pironti Editore www.tulliopironti.it. Ledeen (giornalista, scrittore, analista di politica estera) è un profondo conoscitore dell’Italia che frequenta da cinquant’anni. Con quest’ opera s’immerge nel cuore più profondo di Napoli. Perché questo titolo? Scopritelo leggendo il libro. C’è anche la storia di Napoli in questo libro: ma non è prevalente. E’ solo un aiuto per cercare di comprendere. Leggendolo si scoprono tanti aspetti della città partenopea: alcuni noti, altri meno. Santa Patrizia di Costantinopoli, coopatrona di Napoli; gli abiti di Kiton; le sciarpe di Rubinacci; le cravatte di Marinella; la libreria Neapolis; l’Ospedale delle Bambole. La pizza: straordinario e completo pasto che poteva nascere solo dalla fervida e creativa mente del popolo di Napoli. Sacro e profano si mischiano; si contaminano; si completano. L’autore scrive che New Orleans è la versione americana di Napoli. Entrambe sono sotto la spada di Damocle dei disastri (la città della Lousiana è costruita sotto il livello del mare mentre Napoli sorge su un terreno poroso): eppure non si perdono d’animo. Resistono con forza, vigore e creatività. Come il calabrone che non potrebbe volare secondo le leggi della dinamica: eppure vola. C’è spazio per la magia e il mistero; per le credenze popolari e le leggende. Per il rapporto tra vita e morte che a Napoli non sono contrapposte ma convivono. Ci sono indicazioni per il futuro o soluzioni per i problemi? No! Ledeen non è tra quelli che hanno soluzioni per tutto. Non è un opinionista da talk-show o da carta stampata. Questi dicono quello che sanno, Ledeen, invece, sa quel che dice. Come insegna un antico proverbio ebraico. Ci sono, infatti, anche pagine dedicate alla rinascita dell’ebraismo a Napoli e nel Sud. Ledeen non consiglia: osserva, riflette, prende atto. Un libro non da leggere: ma da gustare lentamente. Pagina dopo pagina. Per poi desiderare ancora perdersi tra le braccia di Napoli che, come un babà, non si lascia addentare con forza e in fretta ma gustare lentamente con dolcezza e voluttà.

Tonino NOCERA

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