Intelligence, il Master dell’Università della Calabria risponde al bisogno di sicurezza della società

Rende (22.10.2017) – “Il Master in Intelligence dell’Università della Calabria risponde al bisogno di sicurezza della società”. È quanto ha dichiarato il Direttore del Master Mario Caligiuri in occasione dell’intervista svolta su Rai Tre Regione durante  “La telefonata” della programmazione mattutina. Nei giorni scorsi, è stata presentata nella Sala  stampa dell’ateneo calabrese una ricerca svolta sui 117 frequentanti del Master in Intelligence dell’Università della Calabria nelle edizioni che si sono completate dal 2007 ad oggi. Ha risposto circa il 72 per cento del campione. Da questa indagine è emerso che i partecipanti che erano in cerca di lavoro prima di frequentare il percorso formativo si sono dimezzati dal 14 al 7 per cento, con più dei due terzi che hanno considerato “molto utile” il percorso formativo, quasi il 90 per cento lo consiglia e oltre il 95 per cento ritiene il corpo docente di “elevata qualità”. È emerso inoltre che ci si iscrive all’inizio con un’aspettativa di crescita culturale e si finisce arricchendo le competenze per entrare nel mondo del lavoro e migliorare la carriera. Dal profilo degli studenti risulta che il 66 per cento degli studenti ha conseguito il titolo in università fuori dalla regione e anche all’estero, confermando la capacità di attrazione del Master promosso dall’ateneo calabrese. I risultati complessivi e dettagliati si possono rinvenire sul sito www.intelligencelab.org. La presentazione dei dati, avvenuta da parte del Direttore Mario Caligiuri e da Luigi Barberio del Centro Studi sull’Intelligence dell’ateneo calabrese, è stata preceduta dall’illustrazione della settima edizione del Master in Intelligence al cui bando si può partecipare esclusivamente compilando on line il modulo disponibile sul sito dell’Università della Calabria all’indirizzo http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5678&Q_COMM=    . Possono presentare domanda esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. Per gli appartenenti alle forze di polizia e loro familiari è prevista una riduzione del 30% per cui l’importo è € 2.100. Il master si articolerà in 19 lezioni d’allarme, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Sono previste anche lezioni via streaming. Al termine  del ciclo delle lezioni, sono previste attività laboratoriali e di stages in strutture convenzionate. Le attività di approfondimento anche in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori, d’intesa anche con ITC Sud e il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università della Calabria. Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENI, ENEL, Sky ed NTT Data. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri Marco Minniti, Paolo Savona e Giulio Tremonti; il Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i direttori delle scuole dei Servizi Paolo Scotto di Castelbianco, Maurizio Navarra e Mario Maccono; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco, Massimo Mucchetti e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

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