Pessimo l’accostamento fatto di Gene Gnocchi della scrofa alla memoria di Claretta Petacci

Incredibile caduta di stile di Gene Gnocchi nella trasmissione in onda su La7 ieri notte.  Il Comico ha testualmente detto: “è un maiale femmina, si chiama Claretta Petacci” triste ed indegno è stato l’assimilare alla foto del maiale in giro per i rifiuti di Roma, postato da Giorgia Meloni, il nome di una donna “uccisa” barbaramente nel periodo post bellico. Ma qualsiasi nome di donna fosse stato associato ad un maiale o meglio ad una scrofa (Gnocchi è riuscito a capirene il sesso) sarebbe stata una grave offesa nei confronti dell’interessata, forse peggio anche il conseguente sghignazzare del conduttore. Nel silenzio del pubblico in studio. Incridebile l’atteggiamento di alcuni dei più grossi media sulla vicenda anche quelli internazionali che spesso nel periodo elettorale ad orologeria si occupano degli “affari italiani” e peggio il silenzio delle femministe. Forse tutti troppo distratti ad indignarsi giustamente sulla pesante gaffe del candidato della Lega in Lombardia riguardo la razza bianca hanno tralasciato una offesa così alle donne e ai morti. Una brutta pagina per la televisione italiana a nostro modesto avviso… I comportamenti spregiudicati in passaggi delicati nella storia di un Paese, spesso ingenerano i comportamenti peggiori nelle menti più labili, sarebbe opportuno il pronunciarsi dell’autorità garante preposta.

 

Fabrizio Pace

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