Sanità. Vella (ISS): il 50% dei bambini nel mondo non è vaccinato

Sviluppo (DIRE) Rac, 16 Giu. – “La metà dei bambini nel mondo non é vaccinata e in quei paesi si vede l’effetto della mancanza di acqua pulita. In alcuni stati africani 1 bambino su 10 non raggiunge i 5 anni e tantissime donne muoiono di parto. Ci sono delle disuguaglianze molto importanti e bisogna fare qualcosa”. A dirlo e’ Stefano Vella, direttore del Centro per la Salute globale dell’Istituto superiore di Sanita’ (Iss), intervenendo al 74esimo congresso della Società italiana di pediatria (Sip) che si chiude oggi a Roma. “Abbiamo a disposizione i ‘Sustainable Developement Goals’- continua Vella- che sono la speranza di un mondo migliore. Non é detto che adesso si realizzino tutti, ma é un obiettivo importante”. E restando in tema di obbiettivi, Vella aggiunge: “La Salute non e’ considerata essenziale da tutti i poteri forti del mondo. I governanti sono spesso distratti da altri problemi internazionali e non considerano che la Salute é invece un grande motore di sviluppo. Un paese che non ha salute non si sviluppa. Prima si pensava che lo sviluppo portasse la salute alle persone e invece é il contrario: la salute é un motore di sviluppo. Se non abbiamo una popolazione sana- spiega il direttore- non avremo bambini che crescono e non avremo cura di quei primi anni di vita essenziali per renderli uomini attivi”. Si assiste cosi’ “in tanti paesi a una mancanza di accesso alle cure e non ci sono i farmaci essenziali, compresi quelli pediatrici. Mi sono occupato molto di Aids- ricorda il direttore del Centro per la Salute globale dell’Iss- e anche il Papa poco fa ha convocato una riunione per stimolare le industrie a sviluppare quelle formulazioni pediatriche che ancora non ci sono. È un’area chiaramente un po’ orfana”. È necessario, secondo Vella, considerare la salute come un bene pubblico” e puntare “sull’accesso alle cure. Dobbiamo cercare di portarla a tutti. In un mondo globale e interconnesso non possiamo pensare solo alla salute del nostro paese, che pure si vanta di avere un sistema sanitario straordinario e universale”, conclude. (Rac/ Dire) 16:19 16-06-18

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