Maurizio Casagrande pronto a far sorridere il Cilea con “Mostri a parte”

Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”  In scena a strappare tante risate il prossimo 18 Gennaio il pubblico del teatro “Francesco Cilea”, ci penserà l’istrionico Maurizio Casagrande con “Mostri a parte”, commedia inserita nel cartellone teatrale dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli. Nei panni di Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa, il napoletano Casagrande che costruisce una pièce dall’impianto narrativo e scenico sicuramente atipico. Nella triplice veste di attore, regista ed interprete, l’attore partenopeo catapulta il pubblico in una parodia che critica e condanna i meccanismi e le logiche dello show business televisivo. “Franco è un uomo che non si è saputo mettere al passo con il gusto della gente che cambiava e, pur avendo l’occasione di diventare molto popolare per la canzone che aveva scritto, non ha saputo evolversi – afferma l’attore Casagrande – E’ sposato con una donna più giovane di lui, una sua ex fan, diventata oggi la vera diva di casa. Ursula offre a Franco l’occasione per riproporre una canzone in televisione ma questo episodio è un tonfo clamoroso che fa registrare il picco più basso della pubblicità. Da questo momento in poi, esplode tra i due una forte crisi e un delirio di questo personaggio che si trova a combattere con i suoi mostri”. Si alterneranno così, tra sorrisi e battute incalzanti, una divertentissima carrellata di situazioni e paradossi esilaranti all’interno di una trama che, all’apparenza, potrebbe sembrare una “normale” vita di coppia. “Lo spettacolo scritto insieme con Francesco Velonà, con le scene di Sissy Granata ed i costumi di Maria Rosaria Riccio, mette a confronto i mostri del presente e del passato. E non vedo l’ora di vedere la reazione dei reggini – continua Casagrande – E’ già da un po’ che volevo venire a Reggio Calabria perché per chi fa teatro e televisione come me, è un po’ difficile conciliare il tutto e ringrazio l’Officina dell’Arte che mi ha voluto, scelto per il suo prestigioso cartellone – conclude il noto attore – Io vivo per far ridere la gente però, è molto bello farla ridere facendola tornare a casa senza pensare di aver buttato una serata. Molto spesso, risate e stupidità sono quasi sinonimi invece, sono felice che in questo spettacolo, c’è gente che si fa tante risate e alla fine, gli rimane quel buon sapore per cui pensano di aver speso bene il loro tempo”.

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