Salone Internazionale del Mobile: Milano si conferma leader del settore con bilancio nettamente positivo

Non è per nulla facile descrivere Milano. Milano è una città che suscita sentimenti forti. Soprattutto se arrivi per la prima volta, hai quasi un senso di soggezione per la grande città che ti avvolge con le sue contraddizioni. Milano, la grande Milano, con palazzi medievali, chiese antiche, musei, ma anche una città moderna, in rinascita, che si proietta a livello internazionale come città competitiva che vuole dimostrare di poter lanciare nel mercato nuovi prodotti artigianali ed esclusivi e di assumersi tutte le responsabilità conseguenti al ruolo di leader in svariati settori, anche in quelli emergenti o in continua evoluzione. Milano, che con l’appuntamento fisso del Salone internazionale del mobile, dimostra di possedere una rete industriale, efficiente e creativa che lavora per offrire al mondo l’eccellenza. Il Salone del Mobile, nato nel 1961 con l’obiettivo di promuovere il business, la cultura e le esportazioni nel campo del legno e dell’arredamento, si è trasformato progressivamente in un’esperienza globale in grado di attrarre, in una sola settimana, oltre 300.000 persone provenienti da circa 165 Paesi differenti. Un unicum nel suo genere, capace di generare un valore, destinato ad influire in maniera permanente nella vita economica della città. Si è appena chiusa con successo l’Edizione numero 58 del Salone del Mobile, la quale oltre a proporre diverse tipologie stilistiche nel comparto: classico, design e xLux, e a porre particolare attenzione sul prodotto circolare, sostenibile e innovativo, quest’ anno ha puntato su un nuovo vocabolo. Ingegno, termine inteso come intelligenza creativa, senso del talento, geniale abilità nel fare e nel pensare. Doti che sono nel dna delle nostre imprese, che i designer sviluppano e che le nostre radici ci tramandano. Nello stesso tempo ingegno è anche la parola giusta per rendere omaggio a Leonardo da Vinci, nei 500 anni dalla sua morte, il maestro di tutti i creativi, in grado di coniugare e armonizzare creatività e imprenditorialità, presente e futuro. Al genio da Vinci e ai suoi studi sull’acqua, il Salone del Mobile 2019 ha dedicato l’installazione Aqua, posta sulla conca dell’ Incoronata, lungo il Naviglio della Martesana. Si tratta di uno specchio d’acqua arricchito da uno schermo a LED dove vedere lo skyline di una Milano futuristica, che cambiava volto a seconda del momento della giornata. Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con Milano, e nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio culturale, il Salone del Mobile, apertosi con una rappresentazione lirica, ha sottoscritto con Fondazione Teatro alla Scala un accordo che lo accompagnerà sino al 2021, anno delle celebrazioni dei sessant’anni della manifestazione. Mentre, a rimarcare il ruolo internazionale del Salone del Mobile della città di Milano, nonché la sua vocazione all’inclusione e all’ospitalità, si è rinnovato per il sesto anno consecutivo il Progetto Accoglienza. Sono state predisposte postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città presidiate da 100 studenti per fornire al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e anche sulle iniziative comprese nel palinsesto di eventi predisposto dall’Assessorato. Anche quest’anno, il Salone del Mobile si è concluso con una grande festa, celebrata venerdì 12 Aprile a Palazzo Marino: un’occasione per celebrare l’impegno produttivo e organizzativo delle aziende e di tutti quei designer e personaggi che, mai come in quest’ anno, hanno contribuito a rendere Milano il luogo più interessante e attrattivo.Chiudiamo questa edizione del Salone del Mobile con un bilancio molto positivo, la rassegna 2019 ha fatto registrare un incremento del +12% rispetto al 2017, (2.418 sono stati gli espositori, provenienti da 43 paesi di cui il 34% esteri, suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce Workplace3.0 e S.Project; di questi 550 sono stati i designer partecipanti al Salone Satellite, trampolino di lancio per i giovani designer . – commenta il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti -. In questi sei giorni alla Fiera di Rho si è vista molta Asia – con in testa tanti, tantissimi cinesi – ed il ritorno della Russia, a dimostrazione dell’interesse di mercato di questi paesi verso i prodotti dell’arredamento italiano. La conferma di mercati vicini e importantissimi, Germania e Francia, e la sorpresa del Brasile, un rientro in fiera che mancava da tempo nella top ten, fanno ben sperare gli imprenditori nella prospettiva di crescita delle esportazioni. E’ stata la Cina la destinazione che più ha contribuito, specie per le aziende della Brianza, ad assicurare ai mobilieri buoni risultati internazionali», spiega Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. E aggiunge: «Non a caso tra il 2008 e il 2018 l’industria del mobile ha già aumentato il raggio d’azione del proprio export di oltre 900 chilometri. E se nei Paesi emergenti la punta di diamante è proprio la Cina, tra le economie avanzate è negli Usa che il nostro prodotto di arredo è andato più veloce». Ma il Salone è anche, come sempre, fuori salone. Il Fuori Salone si sviluppa attraverso una serie di eventi imperdibili che animano la città meneghina riempiendo ogni angolo della città di uniche occasioni per far conoscere le ultime novità nell’ambito del design, della creatività e dell’innovazione e di ogni altra sfaccettatura che orbita attorno all’universo del bello. Con Feste, installazioni, mostre, incontri, presentazioni, appuntamenti gastronomici, il Fuori Salone durante la settimana del design propone un ventaglio di scelte molto ampio, un migliaio di eventi ridistribuiti negli angoli più disparati di Milano facendo del capoluogo lombardo la capitale indiscussa dell’arredamento e del design. Capacità di impresa, qualità, sostenibilità, l’importanza di creare una rete, l’eccellenza del progetto e la valorizzazione finalizzata ad esaltare le capacità dei giovani sono i punti fermi che sostengono la filosofia del Fuori Salone.

ph –  Carmelo Surace

Miriam Sgrò

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