Caracciolo (FI) in risposta alle dichiarazioni del Comune di Reggio Calabria circa gli assistenti educativi

Assurde, incomprensibili e destituite di fondamento le parole dell’Amministrazione Falcomatà in tema di assistenti educativi per i bambini delle nostre scuole.

Rispetto alla forte e condivisibile battaglia del Garante Marziale, che ha svolto su tutto il territorio regionale, solo il Comune Reggino si è prodigato in una assurda tesi difensiva, anziché dar atto in modo umile dell’oggettiva falla creata e delle azioni individuate per arginare il vistoso problema.

Ci chiediamo perché si sia sentito il bisogno di scagliarsi contro le affermazioni di Marziale, anziché come il resto degli amministratori calabresi collaborare per trovare soluzioni?

Altrettanto inutili e sterili appaiono i richiami al bilancio, che celano solo ritardi dovuti a mancanza di programmazione, che ricade inevitabilmente sui più deboli.

Ancor più bizzarre appaiono le affermazioni provenienti dell’Assessore circa la necessità che più che l’assistente educativo per i bambini disabili ci sia bisogno di un medico a scuola. Secondo questa visione, occorrerebbe medicalizzare le aule a scapito dell’inclusività sociale e didattica dei piccolini, come previsto invece dal modello ICF dell’organizzazione mondiale della sanità!

Infine, come già era noto, è stato evidenziato che per l’aggiudicazione delle gare d’appalto per gli assistenti educativi, ne sono stati appaltati due lotti su 4. Ciò significa che deve essere bandito un altro appalto per altri due lotti. Quando?

L’assistenza educativa deve essere garantita finanche davanti a dissesto finanziario dell’Ente, come stabilito dalla Corte Costituzionale. Figuriamoci se può essere imputata la mancanza a ritardo di bilancio.

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