Esteri. Elezioni Camerun: Le donne al centro: Votateci e governeremo

(DIRE – Notiziario settimanale Esteri) Roma, 13 Feb. – “Noi donne dobbiamo essere elette, solo cosi’ potremo avere un ruolo nelle decisioni che ci riguardano. Se si discute della costruzione di ospedale, oppure in una zona rurale servono centri per partorire in modo sicuro, e’ giusto che le donne siano coinvolte perche’ comprendono meglio problemi e difficolta’ di questo tipo. Hanno un altro approccio al governo”. Ne e’ convinta Mumah Bih Yvonne, responsabile delle Donne camerunensi per la pace. La sua organizzazione, come molte altre nel Paese africano, ha lanciato una campagna per incoraggiare le donne non solo a recarsi alle urne domenica prossima ma anche a votare per le liste che presentano candidate. Domenica si terranno elezioni legislative ed amministrative a cui sono chiamati a votare quasi sei milioni di camerunensi. I seggi si apriranno pero’ in una fase di insicurezza, che investe in particolare le regioni occidentali, da nord a sud. I gruppi armati che rivendicano l’autonomia delle regioni a maggioranza anglofona hanno minacciato violenze e chiesto di boicottare i seggi e far fallire le elezioni. Le associazioni come quella di Yvonne agiscono anche perche’ consapevoli che i timori di violenze faranno diminuire l’affluenza. L’assenza del voto femminile “potrebbe lasciare campo libero agli uomini, e questo sarebbe ingiusto” ha commentato una delle candidate, Alvine Yinda. Dall’inizio delle insurrezioni separatiste sono stati uccisi quasi 3mila civili. Oggi l’ong Azione contro la fame ha denunciato che a fine 2019 gli attacchi mirati contro i villaggi del nord sono aumentati del 72,5 per cento. La stampa locale ha avvertito che nella regione di Adamoua, a sud, sono ripresi i sequestri da parte di uomini armati. I rapimenti non sembrerebbero pero’ a scopo di riscatto. Di un padre e suo figlio, catturati a fine gennaio, ancora non si hanno notizie. (Red/ Dire)

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