Quirinale. Come si elegge il Capo dello Stato, ecco le regole

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(DIRE) Roma, 17 Gen. – Sono gli articoli 83, 84 e 85 della Costituzione che indicano le procedura e le regole per l’elezione del capo dello Stato. A pochi giorni dell’avvio delle votazioni in Parlamento per designare il successore di Sergio Mattarella, si ‘scalda’ a Montecitorio la macchina ‘elettorale’ in vista della scadenza del mandato dell’attuale presidente della Repubblica. Con la novità dei protocolli di sicurezza resi necessari dall’emergenza Covid. CHI PUO’ ESSERE ELETTO AL COLLE? In base all’articolo 84 della Carta “può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica L’assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge”. Lìarticolo 85 si stabilisce che “il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni”. CHI ELEGGE IL CAPO DELLO STATO. Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, con la partecipazione dei delegati eletti dai Consigli regionali. Ogni Consiglio regionale elegge tre delegati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze (due delegati per la maggioranza e uno per l’opposizione). La Valle d’Aosta ha un solo delegato (artt. 55 e 83, Cost.). CHI SONO I GRANDI ‘ELETTORI’. Il collegio dei cosiddetti ‘grandi elettori’ è composto da 1.009 membri: 630 deputati, 315 senatori, 6 senatori a vita (Giorgio Napolitano, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia, Liliana Segre), più 58 delegati dalle Regioni. QUANDO SCADE IL SETTENNATO DI SERGIO MATTARELLA? Il mandato da presidente della Repubblica di Sergio Mattarella scade il 3 febbraio 2022. L’attuale presidente è stato eletto il 31 gennaio 2015. In base all’articolo 85 della Costituzione, pero’, i sette anni decorrono a partire dal giorno del suo giuramento davanti al Parlamento riunito in seduta comune, che si tenne il 3 febbraio 2015. Mattarella fu eletto al quarto scrutinio, con 665 voti. Le regole e le procedure per l’elezione del capo dello Stato. LA CONVOCAZIONE DEL SEGGIO ELETTORALE. La convocazione in seduta comune del Parlamento e dei delegati regionali per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica viene effettuata trenta giorni prima della scadenza del termine del mandato. ‘Scadendo’ Mattarella il 3 febbraio, le votazioni partiranno il 24 gennaio. La convocazione è stata effettuata dal Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, il 4 gennaio scorso. La seduta comincerà alle ore 15. Ci sara’ una sola votazione al giorno, rispetto alle tradizionali due, a causa delle misure anti Covid. Saranno infatti necessarie pause ‘tecniche’ per la sanificazione e l’aereazione dell’aula e dei locali adiacenti. Si tratta in ogni caso di un seggio permanente: l’Assemblea non si scioglierà fino alla ‘fumata bianca’. IL QUORUM PER L’ELEZIONE. L’elezione ha luogo per scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi della assemblea; dal quarto è sufficiente la maggioranza assoluta. Per i primi tre scrutini è necessaria la maggioranza di due terzi (calcolata al 3 dicembre è pari a 671) Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta che è pari, alla data del 3 dicembre, a 504. IL ‘SEGGIO’ ELETTORALE A MONTECITORIO. Le procedure di voto per l’elezione del capo dello Stato si svolgono nell’Aula della Camera. Presiede Roberto Fico con a fianco la presidente del Senato Elisabetta Casellati. COSA SUCCEDE SE NON SI ELEGGE IL SUCCESSORE ENTRO IL 3/2? Su questo i costituzionalisti sono divisi. Secondo alcuni si entra in una fase di prorogatio del presidente della Repubblica fino a elezione del successore. Secondo altri, il 3 febbraio sarebbe la data ultima e insuperabile del mandato e dovrebbe subentrare il vice presidente del Senato, in quanto seconda carica dello Stato, in base all’articolo 86 della Costituzione che recita: “Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato”. Questa seconda interpretazione era stata ‘avvallata’ anche da fonti del Quirinale fino a prima di Natale spiegando che durante la ‘vacatio’ al Colle toccherebbe alla presidente del Senato Casellati farne le veci, trasferendosi a Palazzo Giustiniani. Ora, alla luce anche dell’incognita Covid sul quorum in parlamento, nuovi approfondimenti sono in corso anche negli uffici del Colle visto che non ci sono precedenti e la Costituzione non dà indicazioni esplicite su un caso come questo. Le regole e le procedure per l’elezione del capo dello Stato. PROTOCOLLI ANTI-COVID E INCOGNITA VOTO AI POSITIVI. Le urne si apriranno il 24 gennaio, con seggio allestito a Montecitorio, con una votazione al giorno fino all’elezione del nuovo presidente. Tutto si svolgerà in sicurezza applicando i protocolli anti-covid decisi dalla capigruppo della Camera in accordo con il Senato. I positivi per ora non potranno votare, anche se sono in corso approfondimenti e non è escluso che al termine dell’istruttoria non ci siano novità. Potranno votare i non vaccinati ma con tampone (basterà esibire il green pass base). I 1.009 grandi elettori saranno chiamati al voto in blocchi da 50, partendo dai senatori a vita, a seguire i parlamentari e poi i delegati regionali. Tutti dovranno sanificarsi le mani prima di entrare nelle cabine. Si voterà per fasce orarie, in ordine alfabetico. In tutto, anche durante lo scrutinio, in aula non potranno esserci più di 200 persone. Nelle tribune, invece, potranno accedere 106 parlamentari e delegati. ADDIO AI ‘CATAFALCHI’, ARRIVANO LE NUOVE CABINE DI VOTO. Non ci saranno piu’ i cosidetti ‘catafalchi’, usati in Parlamento per le sedute comuni con votazioni a scrutinio segreto, ma cabine simili a quelle elettorali. Le tradizionali strutture in legno con tendina in velluto bordeaux saranno infatti sostituite da quattro nuove cabine senza tendine dotate di un sistema di aerazione che garantirà sicurezza e segretezza del voto. IL GIURAMENTO DEL PRESIDENTE. Per assumere le funzioni il capo dello Stato deve prestare giuramento dinanzi al Parlamento in seduta comune. La capigruppo della Camera ha stabilito che il giorno del giuramento i 1.009 grandi elettori potranno essere tutti presenti ma la mattina stessa dovranno effettuare un tampone antigenico di terza generazione (da fare alla Camera o in Senato) prima di poter accedere in Aula. I 58 delegati regionali potranno assistere dalle postazioni delle tribune. Per evitare una seduta troppo prolungata con l’emiciclo pieno, la cerimonia durerà un massimo di 40-50 minuti e parlerà solo il presidente della Repubblica. (Mar/ Dire) 19:11 17-01-22

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