Vendite: Confesercenti, crescita è illusione ottica da inflazione, ad aprile crollo per i piccoli negozi: -9,1% in volume

Governo intervenga su potere acquisto famiglie e sostegni imprese

I dati di aprile di Istat confermano, ancora una volta, l’illusione ottica della crescita delle vendite del commercio al dettaglio che, al netto dell’inflazione, certificano invece continui nuovi cali. Se il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno è infatti molto positivo (+3,2%), in volume la diminuzione è significativa (-4,8%). E la situazione per le piccole superfici di vendita è molto preoccupante: a fronte di un calo ad aprile di -1,1% in valore, segnano un vero e proprio crollo in volume del -9,1%.

Così Confesercenti.

Uno scenario preoccupante per famiglie ed imprese: nei primi 4 mesi di quest’anno si registra, infatti, nel complesso, una riduzione in volume degli acquisti pari al 3,5%, con punte di quasi il -5% per gli alimentari. Si spende dunque di più e si acquista di meno, l’inflazione energetica brucia il potere d’acquisto delle famiglie, erode i risparmi ed incide pesantemente sui consumi.

Per questo auspichiamo che il Governo intervenga con tempestività con misure volte a favorire il recupero del potere d’acquisto delle famiglie e la capacità di consumo e sostegni alle imprese. Un’inflazione sopra il 2% fino al 2025 rischia, infatti, di bruciare altri 10 miliardi di potere d’acquisto in tre anni e potrebbe depotenziare gli effetti positivi della stessa riforma fiscale. Fondamentale è, inoltre, la detassazione degli aumenti retributivi per generare 2,9 miliardi di euro di consumi e scongiurare la chiusura di nuove attività.

Comunicato Stampa

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