Economia. Report costi per famiglie: bollette +38%, mutui variabili -13%, ortofrutta +14%

(DIRE) Milano, 1 feb. – Dalle bollette ai mutui, dalla telefonia all’ortofrutta: cosa ci attende nel 2024 sul fronte delle spese familiari, e come è andato il 2023? Per rispondere alla domanda arriva il rapporto Cara Italia realizzato da Facile.it e Consumerismo No Profit, la cui edizione integrale è disponibile al link https://www.facile.it/ufficio-stampa/comunicati/spese-domestiche-e cco-quali-aumenteranno.html.

Ecco alcuni dati: LUCE E GAS – Nel 2023 una famiglia tipo con contratto di fornitura nel mercato tutelato ha speso tra luce e gas più di 2.100 euro; 1.930 euro chi ha scelto (bene) nel mercato libero. Cosa aspettarsi per il 2024? Secondo le stime di Facile.it, anche a causa del ritorno di oneri di sistema e Iva ordinaria sulle bollette del gas, quest’anno la spesa totale per l’energia potrebbe arrivare a 2.600 euro, con incrementi tra il 20% e il 38%.

MUTUI – Secondo Facile.it, la rata di un mutuo variabile medio sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, Ltv 70%) alla fine dello scorso anno era salita di oltre il 60%. Nel 2024 le rate dovrebbero tornare finalmente a scendere: stando alle previsioni, 10 euro nel secondo trimestre, arrivando a -100 euro entro fine anno (-13%). Oggi i migliori tassi per nuovi mutui variabili (Tan) variano tra il 4,66% e il 4,90%, con una rata di partenza vicina ai 715 euro. In merito ai tassi fissi, in diminuzione ormai da settimane, si evidenzia come, sempre per un mutuo standard, i migliori tassi (Tan) vanno da 3,10% a 3,30%, con una rata mensile intorno ai 615 euro.

PRESTITI – Secondo l’analisi di Facile.it, per un finanziamento standard da 10.000 euro in 5 anni, il tasso (Tan) medio è arrivato, a gennaio 2024, a 8,51% (era 8,12% un anno fa), con una rata pari a 209 euro. Per un prestito personale standard oggi è possibile trovare offerte con Tan vicino al 6%. Occhio sempre anche al Taeg; in questo caso, un buon tasso di riferimento varia tra 8% e 10%.

TELEFONIA MOBILE E INTERNET CASA – Nel 2023 le tariffe sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno e così dovrebbe essere nel 2024. Oggi per una connessione internet casa con tecnologia fibra, un buon canone si aggira, in media, intorno ai 26 euro al mese. Per una nuova sim di telefonia mobile, in media, 7 euro al mese, con inclusi più di 120 Gb dati. Occhio, però, ai cosiddetti adeguamenti automatici all’inflazione introdotti da alcuni operatori telefonici, potrebbero fare la differenza nel lungo periodo.

CONTI CORRENTI – Come rilevato da Consumerismo No Profit guardando agli ultimi dati di Bankitalia, la spesa per la gestione di un conto corrente è aumentata del +31% in un arco di 5 anni, raggiungendo, nel 2022, un totale di 104 euro (+9,3% euro rispetto all’anno precedente). L’orientamento migliore per risparmiare fino al 60% rispetto al conto e-banking tradizionale agganciato ad uno sportello fisico, è quello di aprire un conto on line o presso uno sportello postale.

ASSICURAZIONI AUTO E MOTO – Secondo l’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 618,55 euro, (+35% anno su anno). Per le moto, invece, l’aumento è stato del 37% (511,97 euro). Anche per il 2024 i prezzi con grande probabilità rimarranno alti.

CARBURANTI – Nonostante i fatti internazionali, l’analisi di Consumerismo su dati del Mimit conferma, anche nelle prime settimane del 2024, il forte trend ribassista partito dallo scorso settembre. Tenendo in considerazione i prezzi medi di dicembre 2023, il risparmio annuo per una vettura diesel con 20.000 km di percorrenza è di circa 240 euro; 270 euro per un’auto a benzina.

ORTOFRUTTA – Secondo le ultime rilevazioni elaborate da Consumerismo, tra dicembre 2023 e gennaio 2024 i prezzi all’ingrosso hanno subito variazioni sostanziali, principalmente a causa di fenomeni atmosferici. Al momento la spesa media per una famiglia di 4 persone si attesta intorno a 130 euro mensili per frutta e verdura, equivalenti ad un totale 1.500 euro/anno circa, + 14% rispetto allo stesso periodo rilevato lo scorso anno. La frutta incide per il 40% rispetto al totale sugli aumenti.
(Com/Red/ Dire) 06:21 01-02-24

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