In viaggio, tra immagini e parole

Per viaggiare non è sempre necessario preparare la valigia e fare un biglietto, a volte, basta aver con sé un buon libro e la capacità di trasformare in immagini quelle parole dal fascino enigmatico. “Mi arrendo, impotente, al richiamo delle sue onde/ Mediterraneo crocevia di contraddizioni, differenze, fermenti/ dalla vocazione antica e moderna/ Ponte perpetuo tra mondi in movimento/ e veicolo di diffusione e contatto per culture assai lontane/ (…) Emergono segmenti pervasi da vite e da luoghi/ impregnati del profumo dello stesso mare/ testimoni e narratori di un’arte/ che diventa poesia della luce e dell’immagine.”

Provate a chiudere gli occhi e lasciatevi trasportare dal vento dell’immaginazione, onde di emozioni si solleveranno per condurvi in “un luogo dove poter esser se stessi” lontani dalle convenzioni sociali che condannano l’uomo a una recita infinita, trasformandolo in altro da sé. Non sono una critica letteraria, ma da profana lettrice vi consiglio di leggere “Parole mai dette” di Francesca Greco – giovane scrittrice crotonese.

Francesca, con questo suo libro di esordio, ci regala una raccolta di quaranta poesie dal risvolto intimo e personale, che evidenzia il forte desiderio di ricercare – tra gli angoli più nascosti del proprio io – le risposte che nessun altro può dare; tra impulsività e razionalità, tra dubbio e assenso, “Le parole mai dette/si frantumano sullo specchio della saggezza/e fanno si che la verità attenda nell’ombra/come nebbia che sogna realtà.”

Leggere e rileggere i suoi versi e lasciare libero il pensiero, scoprire gli accenti ritmici che vibrano nelle sue parole; parole mai dette, di chi lotta senza mai arrendersi alle disillusioni della vita e dell’amore.

A donare un quid in più al libro, sono le immagini che “colorano” le poesie. Si tratta delle opere di un’altra giovane artista calabrese, la reggina Angela Celeste Costantino. Nelle sue opere, il colore sembra vibrare, danzare grazie alle energiche spatolate che lasciano negli occhi di chi osserva emozioni di luce, passioni forti, voglia di vita. “Il tratto, spesso dolce, spesso energico delle sue composizioni – afferma la professoressa Minella Bellantonio – rimanda a un espressionismo fortemente riflessivo in cui il colore domina in una freschezza elegante di fascino e vibratile espressività.”

Chiudono il libro alcune poesie dalle quali traspare, con amarezza, la voglia – della scrittrice e forse un po’ di tutti noi – di andar via da questa Calabria “egoista”, di andare altrove.

Ci auguriamo che la nostra terra si accorga di queste giovani eccellenze e non le costringa a un inevitabile abbandono, ci auguriamo che la Calabria smetta di voltare “le spalle anche a chi vorrebbe solo riscattarla/ Eppure è la prima sponda a cui approdo col cuore/ qualunque sia la distanza/ per via di un legame inscindibile di appartenenza.”

Adele Sergi

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