Governo “spaccato” sulle Unioni civili. Indetto nuovo “Family Day”

pd spaccatoIl Governo guidato da Matteo Renzi – lo stesso governo che non gode di alcuna legittimazione democratica, essendo stato imposto e non proclamato a seguito di libere elezioni, e che pretende di legiferare su questioni etiche delicate, come eutanasia e liberalizzazione delle droghe, attraverso mutamenti di maggioranza e cambi di casacche – si è “spaccato” anche sul ddl Cirinnà bis, il disegno di legge che mira a introdurre le cosiddette unioni civile all’interno del nostro ordinamento.

Il nodo della stepchild adoption

unioni civiliIl nodo controverso riguarda l’articolo 5 del disegno di legge, quello che mira a introdurre la stepchild adoption, ovvero la possibilità da parte di un partner di adottare il figlio avuto dall’altro partner, anche all’interno di coppie dello stesso sesso. Secondo quanto emerso, sarebbero ben 35 i senatori del Partito democratico pronti a non votare il ddl Cirinnà qualora non venisse stracciato il suddetto articolo. Posizione che, tuttavia, risulta contraria alla maggioranza dei democratici, sostenuto dal segretario, e capeggiati dal Sottosegretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto, il quale, in una recente intervista, si è detto ovviamente favore alla legge così com’è. Dello stesso avviso è anche il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, contrario ad altre mediazioni poiché, considerato il “buon punto di equilibrio” e il “lungo percorso” fatto, ha dichiarato che “è difficile pensare che la legge si possa fare a pezzi, legge che richiede un suo impianto complessivo”. Ma il vero braccio di ferro, adesso, probabilmente sarà tra il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda e il vicepresidente, Stefano Lepri, considerato sensibile alla posizione dei cattolici.

Insomma, con la spaccatura tutta in casa dem e con Area popolare che voterà contro, il governo è in bilico e potrebbe essere costretto a rincorrere il Movimento cinque stelle, oltre che tutti i senatori che nel corso degli ultimi mesi hanno cambiato casacca.

La controparte e il nuovo “Family Day”adinolfi

Secondo la controparte, in realtà, il Ddl Cirinnà non sarebbe diretto all’introduzione di semplici unioni civili, ma di un vero e proprio matrimonio omosessuale, non soltanto per il continuo riferimento alle norme che regolano il matrimonio tra persone di sesso diverso, ma proprio per la presenza della stessa stepchild adoption, che, tra l’altro, aprirebbe le porte alla pratica dell’utero in affitto, recentemente oggetto di aspre critiche provieniti anche dal mondo femminista. I tempi, tuttavia, si stanno drasticamente restringendo e con il Ddl Cirinnà che sarà discusso a fine mese, la prossima mossa sarà un nuovo “Family Day” – il terzo, dopo quello del 2007 e del 20 giugno 2015 – che si svolgerà il 30 gennaio.

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About the Author: Luigi Iacopino