Il Consiglio Europeo chiede che si modifichi la legge sul reato di tortura perché profondamente difforme dagli standard internazionali

Bruxelles 11:25 –  Nils Miuznieks, commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, in una lettera inviata tra gli altri ai Presidenti dei due rami del Parlamento, Laura Boldrini e Pietro Grasso, puntualizza ed esprime seri dubbi sulla qualità e idoneità della legge sulla tortura in discussione alla Camera dei Deputati. Come riporta RaiNews, il testo della legge contro la tortura nella sua forma attuale contiene una definizione del reato e diversi elementi in disaccordo con quanto prescritto dagli standard internazionali. Nella lettera, che è indirizzata anche ai presidenti delle commissioni giustizia, Donatella Ferranti e Nico D’Ascola, e a Luigi Manconi, presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Muiznieks afferma di essere preoccupato per le “profonde differenze” che ci sono tra la definizione di tortura nel testo in esame e quella contenuta nei testi internazionali ratificati dall’Italia, come dire che l’Italia ha ratificato una definizione di reato per poi discutere una legge che a quello stesso reato da’ una definizione nettamente diversa. Il commissario afferma di essere preoccupato che se la legge sarà approvata così com’è, certi casi di tortura o trattamenti o punizioni degradanti o inumani non potranno essere perseguiti “creando quindi delle potenziali scappatoie per l’impunità”. Il commissario evidenzia inoltre l’importanza di assicurare che “l’ampia definizione di tortura, che ricomprende gli atti commessi da privati cittadini, non si traduca in un indebolimento della protezione contro la tortura commessa da funzionari dello Stato, data la particolare gravità di questa violazione dei diritti umani”.

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About the Author: Carlo Viscardi