Manovra. Crimi: “Taglio editoria non è punitivo, oggi è il sostegno solo di pochi”

(DIRE) Roma, 16 Dic. – “Abbiamo garantito una progressività in base alla quale un giornale che oggi prende un milione di euro di contributi vedrà ridotto al primo anno di solo il dieci per cento il proprio contributo. Ricordiamoci che il contributo diretto dello stato lo prendono 150 aziende (editoriali) a fronte di circa 18 mila testate, una piccolissima platea”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Vito Crimi, intervistato dal Gr1. I soldi risparmiati “rimangono nel fondo per il pluralismo che vuole garantire un sostegno a tutti, non solo ad alcuni editori”, sottolinea. Il mondo dell’informazione teme che possa essere una misura punitiva? “Lo poteva essere se arrivava adesso, ma noi lo abbiamo detto dieci anni fa, noi nasciamo con una proposta: l’abolizione dell’ordine dei giornalisti e il taglio del finanziamento ai giornali. Quindi abbiamo un mandato forte e netto”, risponde infine Crimi. (Lum/ Dire) 09:50 16-12-18

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