Ancora silenzio da parte dei rapitori di Francesco Azzarà

Ad otto giorni dal rapimento in Darfur, non ci sono ancora notizie di Francesco Azzara’, l’operatore di Emergency sequestrato da uomini armati a Nyala, capitale della regione sudanese.Tacciono le autorità locali,massimo riserbo della Farnesina che sin dall’inizio si e’  subito attivata per il rilascio del giovane logista calabrese.”Le indagini proseguono – afferma Emergency -,si seguono più piste,ma non c’e’ nulla di concreto” Il rapimento non e’ stato ancora rivendicato, ma questo non preoccupa troppo l’organizzazione umanitaria.(ANSA). Dall’Italia e dalla Regione Calabria c’è ottimismo per il ritorno a casa di Francesco, e per far sentire virtualmente la  sua vicinanza alla famiglia in questi giorni la Farnesina, Emergency, il sindaco della Città di Reggio Calabria Demetrio Arena,hanno attivato tutti i canali disponibili per la risoluzione della vicenda. Il silenzio stampa però per quanto pesante, in questo momento sembra necessario per facilitare la liberazione. Ricordiamo che L’operatore è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città. Il rapito, Francesco Azzarà, è alla sua seconda missione a Nyala come logista di un Centro pediatrico. Ci sono persone che fanno della solidarietà la loro missione di vita,persone che si dedicano agli altri ,a chi è meno fortunato perché la sofferenza negli occhi dei nostri simili non riesce a sopportarla,e il coraggio di allontanarsi dalla propria famiglia per recarsi in un luogo in cui morte e paura son all’ordine del giorno,non può passare inosservato,anche per questo la gente  non è rimasta indifferente ed è scesa in piazza in questi giorni,durante una fiaccolata di solidarietà per Francesco.( a Motta San Giovanni RC). Fiduciosi nei confronti dell’operato delle autorità Nazionali ed Internazionali,attendiamo la sua liberazione.

Annamaria Milici

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