Turchia, aumentano le vittime del sisma

Prosegue il triste bilancio di morte in Turchia, dopo lo spaventoso sisma che ha colpito il paese. L’epicentro del terremoto è stato registrato nella Turchia centro orientale, nei pressi della cittadina di Elazig. La magnitudo della scossa è stata molto alta, attorno ai 6.2 gradi della scala Richter. Le scosse hanno colpito una parte del paese scarsamente popolata, diminuendo così il numero di persone coinvolte, anche se per adesso il bilancio dei feriti e delle vittime appare pesante.

Secondo le prime ricostruzione e rilevazioni, l’epicentro è stato abbastanza superficiale, 11 chilometri di profondità circa, per questo la forza distruttiva è stata maggiore. I primi bilanci ufficiali parlano di circa 432 morti e 1352 feriti. Gli sfollati sono diverse migliaia, e il problema principale adesso sono i rifornimenti di cibo, medicinali che tardano ad arrivare. Si cerca di tamponare come si può, almeno per dare un riparo al caldo agli sfollati; il freddo in questa regione turca, in questo periodo dell’anno si fa davvero pungente.

In mezzo a questa triste situazione, un piccolo raggio di sole e di speranza: a 48 ore dagli eventi, una neonata di due settimane è stata estratta viva dalle macerie a Ercis. La bimba, Azra Karaduman, è stata immediatamente trasportata in ospedale tra le ovazioni. La mamma è stata estratta poco dopo, mentre si è lavorato più a lungo per salvare la nonna della piccola. Poco dopo, tra gli applausi, è stata estratta viva anche la donna, 61 anni. Secondo Tansu Bayram, medico del servizio di soccorso (Umke): «Stanno bene. Non sono state prese dal panico. Le due donne e la neonata avevano trovato rifugio vicino ad una finestra. La nonna era incastrata sopra alla madre e la piccola era accanto alla madre sulla destra».

Salvatore Borruto

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