Valrio Costa (Nuova Jolly): al Nike Elite Camp di Roma incontra il suo ideolo Bryant

Valerio Costa aveva un sogno. Quello di tutti i bambini che iniziano a giocare con la palla a spicchi. Poter incontrare i “mostri sacri” della Nba, i beniamini di ogni atleta. Per il gioiellino della Nuova Jolly, cresciuto sotto le direttive dell’allenatrice Romana Pirillo, questo sogno si è realizzato durante il Nike Elite Camp di Roma, nella struttura della Stella Azzurra, una società che – come la Nuova Joly a Reggio – investe sui giovani e sulla crescita dell’intero movimento. Ospiti d’onore: Kobe Bryant e Andrea Bargnani. Due grandissimi, due talenti nati cestisticamente entrambi in Italia e poi arrivati all’olimpo del campionato americano. Un’occasione unica per imparare, ascoltando i suggerimenti di Kobe e Bargnani, che sul campo hanno giocato a lungo con i sedici ragazzi selezionati per il raduno e provenienti da tutta la Penisola. Tra questi Valerio, con grande soddisfazione della famiglia Nuova Jolly, dei supporter e di compagni di scuola e professori. Al rientro cosa ti hanno detto? “La professoressa di matematica mi ha chiesto di raccontarle l’esperienza di Roma. Mi ha detto di ricordarsi di Kobe Bryant. Le ho detto che forse si ricordava del padre (Joe, che ha militato qui a Reggio nella Viola, ndr) e lei mi ha ribadito: «No, no, mi ricordo il piccolino che andava in classe con mio figlio»”. Era proprio Kobe, quello che giocava con te a Roma: ““Mi sono divertito tanto, mi dava consigli Kobe”.Abbiamo visto tutti nel video che gira su internet: ““Ho sbagliato un movimento in post-basso, lui mi ha detto di prendere più contatto, girarmi e tirare. Gli ho chiesto di fare una foto con me, lui ha accettato con piacere e dopo lo scatto mi ha fatto i complimenti”. Che soddisfazione: ““E tanta fatica in questi tre giorni: lavoro tecnico e fisico, e poi torneo tre contro tre. E ho centrato il successo in questo mini torneo interno”. Avete trovato il tempo per concentrarvi nonostante i due campioni fossero proprio lì a portata di uno contro uno? ““Quando Flavio Tranquillo ha presentato Kobe Bryant e Bargnani la gente è andata in visibilio. Ma poi, uno in una metacampo e uno nell’altra a lavorare sui fondamentali”. È cambiato qualcosa in Valerio dopo questa esperienza? “No, mi diverto come sempre ho fatto, continuo ad allenarmi, perché a me piace da morire questo sport. Non smetterò mai di ringraziare Pino Vozza e Romana Pirillo che mi hanno consentito di raggiungere questo traguardo e vivere due giorni così belli, che per molti ragazzi che giocano a basket sono davvero un sogno”. In bocca al lupo dunque a questo gioiello dello sport calabrese che sta emergendo e che si sta facendo conoscere anche a livello nazionale. Costa è pronto a spiccare il volo e sta facendo delle ottime cose anche perché è supportato da una società solida che sa come far crescere e sviluppare il talento dei giovani. La Nuova Jolly prosegue nella sua politica ed i risultati sono tangibili. L’exploit di Costa è il fiore all’occhiello di tutta una serie di scelte che premiano il lavoro del presidente Vozza e del suo staff, il quale, assieme alla moglie Romana Pirillo, fa grandi sacrifici per non far mancare nulla ed ai suoi atleti ed allo staff tecnico.

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About the Author: Giuseppe Dattola