Mons. Nunnari e la lettera indirizzata agli uomini delle cosche

“La denuncia e l´appello di Mons. Nunnari contenuti nella lettera indirizzata agli uomini delle cosche, anticipata da alcuni quotidiani e nella stessa omelia pronunciata in occasione della commemorazione della morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, è un grido di ribellione che la Commissione regionale contro la ‘ndrangheta intende accogliere, sostenere e amplificare. Ha ragione il vescovo di Cosenza: non è più tempo di “prudenza”, ipocrisie o colpevoli silenzi, perché il costo della `ndrangheta, in termini umani, sociali ed economici è troppo alto per poter essere ancora sopportato. E´ il tempo, invece, dell´assunzione critica di responsabilità: è necessario fare ordine, disvelare le sacche dell´indistinto in cui la `ndrangheta si è mescolata alla politica, all´economia, alla religione”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale, Salvatore Magarò che ha annunciato che mons. Nunnari parteciperà alla prossima seduta dell´organismo consiliare in programma il 25 settembre. “L´appello al pentimento di mons. Nunnari, rivolto ad affiliati e uomini di mafia, è nel contempo un grido di speranza che non possiamo non condividere – ha aggiunto Magarò – nella consapevolezza piena che l´organizzazione `ndranghetista, nel suo insieme, è minoranza in questa nostra terra e che la nuova coscienza collettiva, maggiormente diffusa nelle nuove generazioni consentirà di fortificare un humus sociale in cui le mafie non troveranno più terreno fertile per ramificarsi e progredire. E´ questa aspettativa di cambiamento, del quale intravediamo il germe, che ci spinge ad andare avanti con rinnovata convinzione ricercando sempre nuove alleanze, nella fiducia che il tempo senza mafie è prossimo”.

Giuseppe Dattola

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