Cia: è corsa alla successione di Petraeus

Ultimo aggiornamento sabato 10 novembre 2012 ore 18 e 43

Dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni il numero uno della Cia Petraeus, spuntano fuori le prime ipotesi di ricatto del graduato. Inoltre appaiono con tutta la loro forza gli screzi fra l’Fbi e la Cia, e il rischio, grave e forse concreto, di una falla nella sicurezza a stelle e strisce. Niente da aggiungere insomma: per il confermato Obama nemmeno il tempo di gioire per la vittoria conseguita, e subito una bella gatta da pelare sulla scrivania dello studio ovale. L’amante segreta del generale David Petraeus, è Paula Broadwell, giovane autrice della biografia sul direttore della Cia. La donna finita al centro dei riflettori perché sospettata di aver tentato di accedere alle mail del generale per cercare materiale riservato. Un vero polverone in stile americano dunque. Da adesso è aperta la corsa per la successione all’ex numero uno dimissionario. I nomi sul tappeto sono tanti e tutti eterogenei. Obama potrebbe mettere alla guida una donna, Jane Harman, ex deputato della California, che è stata fino allo scorso anno nella commissione Servizi, ed ora è alla guida del Woodrow Wilson Center. Altro nome papabile interno alla Cia potrebbe essere John Brennan, attuale consigliere per l’anti-terrorismo alla Casa Bianca, dopo essere stato al fianco anche di George Bush, come direttore del National Counterterrorism Center. Altro nome che appartiene alla squadra di sicurezza della Casa Bianca è Tom Donilon, consigliere per la Sicurezza Nazionale di Obama. Poi trovano posto due nomi che vengono dalla politica: Jack Reed, senatore del Rhode Island, con una salda esperienza militare alle spalle che da tempo lo rende un candidato al Pentagono. E Dick Lugar, capogruppo Gop della commissione Esteri del Senato uscente, che negli anni passati ha assunto posizioni moderate, e anche critiche nei confronti della politica estera di George Bush.

Salvatore Borruto

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