A passi spediti verso il Waterfront

Avviata la fase espropriativa si procede verso il progetto esecutivo

Uno dei progetti più ambiziosi e affascinanti dell’ amministrazione comunale guidata dall’ attuale governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, era quello relativo al “Waterfront”, ovvero quella parte iniziale del lungomare su cui attualmente sorgono i magazzini delle ferrovie dello stato. Un’ opera a dir poco avveneristica, che darebbe grande lustro al già bellissimo chilometro più bello d’Italia. Nel dicembre 2007, fu realizzato il master plan firmato dall’ architetto iracheno Zaha Adid, ma da allora, viste anche le vicende che hanno riguardato il Comune,si è andati con i piedi di piombo e a passo d’elefante. Il costo di tale opera, si aggira intorno agli undici milioni di euro, da realizzarsi in 400 giorni circa, fino ad adesso, alla commissione composta dagli architetti Marcello Cammera e Gianni Ditto e dall Ing. Sgrò, hanno valutato le offerte pervenute dalle tre associazioni temporanee d’imprese, le quali verranno convocate nella prossima settimana per l’apertura delle buste con l’offerta economica. Una volta effettuato questo importante passaggio, si procederà all’ assegnazione dei lavori. Il responsabile del procedimento, l’Ing. Pasquale Crucitti, ha riferito che sono in atto le procedure per l’espropriazione delle aree interessate, mentre a breve, dovrebbe riunirsi il tavolo tecnico tra Ferrovie e Comune, con quest’ultimo che dovrà acquisire il dismesso parco binari e i locali adiacenti. Se tutto andrà secondo i programmi, una volta giunti al progetto esecutivo, si procederà alla sua convalida e al successivo affidamento dei lavori. Il waterfront, rappresenta un’opera di primaria importanza per la rinascita di Reggio, in particolare per accrescere la propria vocazione turistica. I due intWhaterfronterventi di riqualificazione previsti dal progetto del ‘Regium Waterfront’ riguardano uno l’area a mare della stazione centrale, con il suo interramento e la nascita del Centro Polifunzionale (ad oggi in attesa di copertura finanziaria), e l’altro la via Marina a nord con il recupero urbano del quartiere 1° maggio e la realizzazione del Museo del Mediterraneo nell’area di sedime del porto. I progetti propedeutici rispetto al Museo del Mediterraneo prevedono una serie di interventi nella zona centro/settentrionale della città con un totale riassetto della viabilità, l’urbanizzazione delle aree prossime al Museo del Mediterraneo, l’istituzione di una tramvia di superficie e di un nuovo terminal, un vasto parcheggio a servizio dell’area, una stazione d’interscambio per i mezzi pubblici, due passeggiate panoramiche, un ponte pedonale, la connessione con l’attuale lungomare e il lido comunale, la riqualificazione della storica pineta Zerbi, la realizzazione di una scalinata artistica di collegamento tra le piazze, una serie di fontane e giochi d’acqua, la riqualificazione della copertura della fiumara Caserta con un pontile panoramico e la riconnessione con la spiaggia. A lungo termine, poi, il progetto comprende l’istituzione di un centro velico, di una darsena e un bacino artificiale e di attività turistiche/ricettive, ma solo dopo la realizzazione delle opere sopra anticipate.

Nino Pratticò

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