Diario di un ergastolano ostativo

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19/12/2013 – Oggi è il compleanno della mia compagna, che mi aspetta da ventitré anni nonostante che di me avrà solo il mio cadavere. E le ho scritto questa poesia:

Dolorosa felicità

Buio nel cuore

freddo nell’anima

amore doloroso

silenzioso

di ghiaccio

senza speranza

ma amore

solo amore

vero amore.

Amore prigioniero

fra stelle spente

e ombre velate

amore nell’infelicità

ma amore felice

immortale

eterno.

20/12/2013

Ieri c’è stato qui nel carcere di Padova il Quinto Congresso di “Nessuno tocchi Caino”, è stata una bella esperienza.

E per due giorni mi sono sentito quasi una persona normale, ma ora è finito tutto e sono ritornato nella mia tomba a parlare e confrontarmi con altri miei compagni, cadaveri con me.

21/12/2013

Il carcere mi ha peggiorato, ma io sto cercando lo stesso di riabilitarmi.

Ed ho iniziato a farlo innanzitutto ai miei occhi. Oggi sono particolarmente contento perché ho letto nel giornale, come mi aveva già annunciato il segretario Sergio D’Elia, che sono entrato nel direttivo di “Nessuno Tocchi Caino”.

22/12/2013

Ci sono dei giorni in cui mi sembra che la mia cella sia quasi tutto l’universo.

E di non avere altro. Con il passare degli anni il carcere ti leva anche l’identità.

23/12/2013

Quando riesco a liberarmi dal dolore e penso a mio figlio Mirko e a mia figlia Barbara, alla mia compagna e ai miei due nipotini Lorenzo e Michael, riesco ancora a sentirmi felice.

24/12/2013

Oggi la mia cella è piena di malinconia.

Non c’è altro.

A parte il freddo.

25/12/2013

Oggi è Natale.

Ho telefonato a casa.

C’erano tutti, mancavo come al solito solo io.

La mia compagna per consolarmi mi ha detto che c’era il mio amore, i miei figli mi hanno detto che c’era il mio cuore ed i miei nipotini che c’erano i miei regali.

26/12/2013

Non credo in Dio, ma forse l’ho incontrato e l’ho sentito nelle centinaia di migliaia di ore trascorse in carcere, soprattutto nelle celle di punizione.

27/12/2013

Oggi sono stato tutto il giorno in compagnia dei miei ricordi di quando ero un uomo libero.

Poi sono stato in compagnia del pensiero che non lo sarò mai più.

28/12/2013

Questa mattina appana ho aperto gli occhi, ho pensato che un nuovo anno si avvicina ed io non posso fare altro, anche per quest’anno, che vedere la mia vita scorrere senza di me.

 

 

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