…Ora basta! …

di Fabrizio Pace – Reggio Calabria – Ieri, nel tardo pomeriggio, si è tenuta la tanto attesa manifestazione ” ORA BASTA” , organizzata dagli esponenti politici reggini appartenenti al Nuovo Centro Destra. L’incontro aveva come tema principale la disamina dell’attuale situazione in cui versa la città di Reggio e le possibili indicazioni per svoltare verso una ripresa a breve termine.Ora Basta 2 Nella centralissima Piazza Italia e di fronte a quello che è il “palazzo” della discordia si sono radunati moltissimi reggini, alcuni intervenuti appositamente, altri solo di passaggio si sono intrattenuti  incuriositi dall’importanza dell’argomento ed infine  anche uno sparuto gruppo (20 circa) di contestatori divisi tra militanti dei 5 Stelle e attivisti vari. Una piccola goccia di poco condiviso folklore nella moltitudine di gente che era li  per sostenere il Presidente Scopelliti e  per ascoltare gli esponenti del NCD reggino ( unici politici   in questo periodo a scendere in piazza e a “mettere la faccia” davanti ai cittadini per spiegare anche i loro eventuali errori) . Ad una breve introduzione del Governatore ha preso la parola l’ex sindaco Demetrio Arena dopo aver ricordato: “noi siamo l’unica classe dirigente esistente oggi in questa città.  Se ne devono rendere conto. Dove sono gli altri?”  ha, come ormai fa da molto tempo,  illustrato tutte i punti oscuri della relazione ministeriale sul commissariamento che la rendono fallace ed imprecisa in buona parte delle sue pagine. Il piano di rientro che lo stesso Arena aveva messo in atto, era come si suol dire “ORO” perché teneva  anche conto delle esigenze della cittadinanza, in confronto a quello che ci hanno servito i diversi commissari che sono stati catapultati a Reggio.  Per poi scoprire, dopo lunghi mesi di sacrifici, che la Corte dei Conti ha anche bocciato il piano di quest’ultimi. Incapacità dei primi o un ulteriore accanimento nel voler dichiarare il dissesto del Comune?. Questo è un dubbio che rimarrà impresso in tutti coloro che obiettivamente esaminano ed esamineranno la vicenda reggina. Subito dopo è stato il momento di Nico D’Ascola, si sa il senatore è uno squisito oratore ma questa volta ha davvero toccato il cuore della platea in modo inusuale ed è stato anche molto duro con i pochi ma molto rumorosi contestatori che impedivano a chi era in piazza di ascoltare in maniera confortevole discorsi articolati e delicati in relazione alle vicende della città. “Nessuna persona che abbia un minimo di amore per la verità può pensare di attribuire alle ultime amministrazioni la radice di un buco del debito pubblico che perdura da 50 anni” e poi il senatore prova a fare una disamina, che meriterebbe l’attenzione totale, sullo scioglimento del Comune ma è giustamente infastidito dai fischi tanto da redarguire i contestatori “Purtroppo, in un Paese così ricco di persone intelligenti ci sono anche questi elementi ” – queste le sue parole che sono state accolte da un applauso “a scena aperta”. Quindi tocca Giuseppe Scopelliti, il presidente della Regione Calabria  dimostra, qualora ce ne fosse mai stata la necessità,  il perché è ormai un leader a livello nazionale arringa la folla spiegando che ” La Regione ha investito somme eccezionali negli ultimi anni per la città di Reggio, soldi che qui non sono stati utilizzati: se entro 60 giorni non verranno sbloccati questi soldi, interverremo noi facendo quelle spese che invece dovrebbe fare l’amministrazione comunale”. Ora Basta3 Il Governatore amareggiato per le minacce ricevute ultimamente esprime la sua preoccupazione nel vedere che a Reggio, unica città in Italia, non si riesce ad avere una coesione sociale per evitare il “peggio” anzi qualcuno inneggia al dissesto perché in questo modo intravede la possibilità di eliminarlo dalla vita politica. Purtroppo è la solita storia ” dove non si può arrivare con il voto libero si cerca di abbattere l’avversario politico in maniera alternativa”. Molti altri comuni  italiani (Napoli, Torino, Milano,) amministrati da giunte di diversi colori politici, si trovano nella stessa situazione o addirittura  peggio del Comune di Reggio Calabria ma le forze politiche al loro interno si sono coalizzate per risolvere la situazione e scampare il dissesto, basti guardare cosa sta accadendo nella vicina Lamezia Terme o a Messina. Io auspico di andare al voto ad ottobre solo per una cosa, per far rendere conto ancora alle persone di che cosa stanno subendo e  hanno subito anche a causa delle menzogne dette nel passato “. Scopelliti ancora oggi gode di ottimo consenso tra l’elettorato seppur avendo commesso qualche errore, com’è umanamente possibile,  durante il suo lunghissimo operato politico e come tra l’altro, da lui stesso ammesso. Chi si prodiga, chi opera, chi ambisce al miglioramento della sua città può anche  sbagliare in buona fede. Ieri sera si è visto che la gente, la stra-grande maggioranza delle persone, ci crede ancora e vuole partecipare nuovamente alla ricostruzione di quel sogno che Reggio era divenuta nel recente passato durante l’era Scopelliti, si è vista poi anche una piccola minoranza dissenziente,legittimo avere idee diverse, sin quando PERO’ si rispettano anche gli spazi e le necessità degli altri…

foto Attilio Morabito

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