I Neroarancio puntano sul vivaio

 Ion Lupusor
Ion Lupusor

di Giuseppe Dattola – La Viola punta sui giovani ma in particolare su un giovane: Ion Lupusor, prodotto delle proprie giovanili che è stato recentemente convocato anche in nazionale. l’italo-moldavo è il fiore all’occhiello del vivaio neroarancio e la grande soddisfazione del patron Muscolino che spera di trovare presto suoi eredi per avere all’interno della città un serbatoio dal quale attingere. Ion sarà uno dei dieci che farà parte di un organico che vuole fare un’ottima figura nel campionato di Adecco Silver guidato dal nuovo maestro Gianni Benedetto. Lupusor e la Viola, un binomio che cresce con l’inserimento in pianta stabile nella squadra dei grandi. Le sensazioni:” ormai io è la viola siamo una cosa unica, devo tutto a loro perché se sono arrivato fino a questo punto il merito è del loro lavoro che hanno svolto su di me,la dimostrazione di tutto ciò è il mio inserimento nella prima squadra che con il passare del tempo spero di guadagnarmi più minuti possibili. Quanto è stato importante allenarsi con atleti di età ed esperienza superiore:”  l’anno appena concluso mi è stato di grande aiuto su tutti i punti di vista,allenarsi con gente più grande di me a influito nella mia crescita certo ho avuto delle difficoltà ma con il passare del tempo mi sono trovato sempre più a mio agio. L’esperienza in nazionale cosa ha dato a Lupusor:  “l’esperienza con la nazionale che spero finisca con la partecipazione agli europei mi ha dato la possibilità di confrontarmi con i maggiori prospetti della mia età in tutta Italia.” I punti di forza: “non so se ho dei punti di forza do il massimo ogni volta che mi alleno e mi metto a disposizione del coach al 100%”. Gli aspetti da migliorare: “)non si smette mai di migliorare certo ho da lavorare molto in difesa perché non tendo a piegare le gambe ma ci sarà tempo per lavorare su questo aspetto. Il giocatore preso come modello: “non penso di essere un modello l’unica cosa che posso consigliare e si andare ogni volta in palestra e dare il massimo e uscirne pensando che non avrei potuto fare di meglio”. Il sogno nel cassetto: “il sogno nel cassetto e come ogni ragazzino che gioca a basket e quello di arrivare nella massima serie”.

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