Ieri si è chiusa la campagna elettorale che adesso vedrà finalmente al voto i reggini. I candidati a sindaco hanno fatto l’ultimo comizio davanti ai fedelissimi, ognuno nel suo stile, chi all’aperto nonostante le intemperie, chi al calduccio al chiuso. La legittima voglia di governare per porre rimedio ad una città che vegeta è nei programmi di tutti. I giornali non ne possono parlare, ma per le vie della città si percepisce la tensione che accompagnerà questa tornata elettorale con i sostenitori degli uni e degli altri che si “affrontano” verbalmente. E’ sintomo che la città è stanca, ridotta all’osso, ancora frastornata dalle mille verità che le vengono raccontate dal giorno del suo commissariamento. Presto si farà un passo avanti da questa palude durata più di due anni ma sarebbe bello che chiunque vincesse facesse chiarezza sul commissariamento del Comune perché questi due anni di sacrifici nessuno dei vincenti potrà restituirli alla gente che ha perso lavoro, attività e spesso fiducia nelle istituzioni. Un’operazione di trasparenza che si deve alla gente di Reggio Calabria che in fine dei conti si è adirata sempre contro i commissari prefettizi, senza pensare che questi hanno svolto (bene o male sarà il tempo a dirlo) il lavoro per il quale qualcuno li aveva chiamati e prima di lui qualcuno LI AVEVA INVOCATI , festeggiando anche al loro arrivo. Bene noi vorremmo, nell’esortare i reggini al voto, (un voto inespresso è un danno per la collettività) che il candidato vincente e la sua squadra si allontanino da questo modo di fare, che è lesivo del bene comune. Intanto, a qualcuno è stato significativamente notificato un invito a sedere in panchina, ma la risposta è stata quella di Chinaglia a Valcareggi ai Mondiali di Germania del ’74.
Adesso tutti a votare !
