Toyota istituisce in Giappone una fondazione per le donne ingegnere

ToyotaToyota Motor Corporation e altre 9 società del gruppo Toyota daranno vita a una nuova fondazione che avrà lo scopo di promuovere e sostenere le donne che lavorano nel campo della produzione in Giappone.  Le altre società coinvolte sono Toyota Industries Corporation, Aichi Steel Corporation, JTEKT Corporation, Toyota Auto Body Co. Ltd., Aisin Seiki Co., Ltd., Toyota Boshoku Corporation, Toyota Central R&D Labs Inc., Toyoda Gosei Co., Ltd. e Toyota Housing Corporation.  In Giappone, grazie a recenti iniziative nei settori pubblici e privati, sono stati fatti grandi progressi volti a promuovere una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro. Si pensa che l’utilizzo del punto di vista e della sensibilità femminile nel design e nello sviluppo di nuovi prodotti, possa avere un impatto positivo per l’industria, contribuendo alla creazione di nuovi settori. Il gruppo Toyota ritiene, infatti, che una maggiore partecipazione delle donne nel campo dello sviluppo tecnologico sarà di vitale importanza nella creazione di vetture migliori e nel raggiungimento di una crescita sostenibile.  Attualmente nelle università giapponesi, le donne rappresentano solo il 10% degli studenti di materie scientifiche. La percentuale è ancora più bassa tra gli studenti di facoltà come ingegneria elettrica e meccanica, molti dei quali vengono assunti dalle aziende di trasporto e automobilistiche. Per aumentare in modo sostanziale il numero delle donne impiegate in settori tecnici, le aziende – automobilistiche e non – ritengono che debba essere fornito un incentivo alle studentesse universitarie di materie come ingegneria.  La “Toyota Female Engineer Development Foundation” farà leva su esempi di donne che lavorano in ambito tecnologico recandosi presso le scuole superiori e fornirà supporto nel percorso di carriera, con lo scopo di aumentare il numero di studentesse che scelgono le materie scientifiche e tecniche per incoraggiare più donne ad assumere un ruolo attivo non solo nel mondo automobilistico, ma in senso più ampio nell’industria manifatturiera.

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