“Volontà deliberata” del copilota di far precipitare l’aereo

germanwings_airbus213.15 – Secondo la procura francese e tenendo conto dei dati recuperati dalla scatola nera, ai comandi dell’aereo c’era il copilota ed era vivo al momento dell’impatto. Per il magistrato, il procuratore di Marsiglia Brice Robin, c’era “la volontà deliberata” di far precipitare l’aereo. A dichiararlo è proprio il procuratore durante la conferenza stampa tenutasi a Marsiglia. Ed ha aggiunto che i controllori del traffico aereo non hanno ricevuto nessun mayday dall’Airbus 320 prima dello schianto sulle alpi francesi, e che gli stessi controllori non hanno ottenuto risposta ai ripetuti appelli. Per gli inquirenti “l’interpretazione più plausibile è che il copilota si sia rifiutato di aprire la porta della cabina al comandante e abbia azionato il bottone per comandare la perdita di altitudine”. Dall’esterno della cabina “si sentono i diversi appelli del comandante di bordo per consentire l’accesso alla cabina pilotaggio, ma non arriva nessuna risposta da parte del copilota”. Il procuratore di Marsiglia poi aggiunge che dalle registrazioni delle scatola nera “si sente il respiro umano all’interno della cabina fino all’impatto finale”, ma nessuna parola da parte del copilota. Questi “si è rifiutato volontariamente di aprire la porta”. Sembra che i passeggeri si siano accorti all’ultimo momento di quello che stava succedendo. Dalle indagini sul copilota, scrivono i media, risulta che si chiamava Andreas Lubitz, era originario di Montabaur (Renania-Palatinato) e aveva 28 anni. Sempre il procuratore “Non è stato un attentato terroristico. Non c’è alcun elemento per fare questa ipotesi” e poi a proposito del gesto del copilota “Un suicidio? Capisco questa domanda, ma ci si suicida da soli, non quando si ha la responsabilità della vita di 150 persone. Per questo non ho usato il termine di suicidio”.

11.30 – La ricostruzione di quanto potrebbe essere accaduto prima dello schianto dell’aereo Airbus A320 della Germanwings, partito da Barcellona e diretto a Dusseldorf, nel sud della Francia, viene fatta dal New York Times. Il giornale americano cita una fonte coinvolta nelle indagini che però vuole rimanere anonima e che afferma di basarsi sull’audio contenuto nella scatola nera del volo, nonostante ieri per gli inquirenti il file audio richiedeva settimane per essere analizzato. La fonte spiega “si sente che sta tentando di buttare giù la porta” sottolineando che “ancora non si conosce il motivo per cui uno dei due era uscito, ma è certo che nella parte finale del volo l’altro pilota è da solo e non apre la porta”. Sempre secondo la fonte, dalla registrazione vocale emerge che nella prima parte del volo vi era stata una “conversazione molto tranquilla” tra i due piloti, ad un certo punto però uno lascia la cabina di pilotaggio per motivi non chiari e poi tenta di rientrarvi. Si sente che dapprima “l’uomo da fuori bussa piano alla porta” della cabina di pilotaggio, ma senza ricevere risposta, allora il ritmo e il vigore si intensificano: “colpisce la porta con più forza ma ancora nessuna risposta. Non c’è mai una risposta”. Alla fine “si sente che sta tentando di buttare giù la porta”. Sempre dal New York Times, infine, giunge anche  la notizia di un alto funzionario francese, sotto anonimato anche lui, che afferma chiaramente che “in questa fase non abbiamo alcuna prova che porti chiaramente a una spiegazione tecnica” dell’incidente aereo, “per cui dobbiamo considerare la possibilità di una deliberata responsabilità umana”. Invece, secondo Le Figaro, “l’indagine sulla sicurezza aerea potrebbe presto trasformarsi in un’indagine criminale”, infatti un esperto di sicurezza aerea intervistato dal quotidiano francese, afferma che “l’ipotesi di un attentato o del suicidio del pilota in servizio rimasto nella cabina di pilotaggio potrebbe assumere spessore nelle prossime ore”. La GermanWings e la casa madre Lufthansa dichiarano “Non possiamo né smentire né confermare le notizie apprese dal New York Times” e forniscono dati che confermano l’esperienza dei due piloti: il comandante con oltre 6000 ore di volo di esperienza, il co-pilota con 630 ore. Le autorità francesi restano caute. Alle 12 il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, titolare delle indagini sullo schianto dell’Airbus A320, terrà una conferenza stampa. Non ci sono altri commenti ufficiali.

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About the Author: Katia Germanò