Coldiretti: “Dal campo alla tavola la frutta rincara del 500%”

ColdirettiNuovo allarme lanciato dalla Coldiretti. Secondo la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, dal campo alla tavola i prezzi della frutta si moltiplicano addirittura sino al 500%, creando un vera e propria speculazione che – si legge in una nota – “sottopaga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione”. Basti pensare a quanto avviene per le pesche, pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro, ai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo, sino all’uva da tavola che balza, addirittura, da 0,80 a 2,50 euro.

Il secondo grande rischio, oltre a quello della salute dei consumatori, è quello a cui sono direttamente esposti i coltivatori che si trovano dinanzi al serio problema di non riuscire più a coprire neppure i costi di produzione, nonché l’intero comparto dei lavoratori che operano in questo settore, i quali ammonterebbero, sempre secondo quanto emerge dalla nota, a oltre 345.883 unità impegnate ogni anno nel settore, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano nell’industria della trasformazione.frutta verdura

Secondo Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, che “nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti per tutti i cittadini”.

In questo contesto, conclude la nota, una vera rivoluzione è in atto grazie al progetto “Scendipianta” di Fai, “Firmato dagli agricoltori italiani”, che accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare di più chi produce «bene» e per fornire un prodotto «più buono» al commercio al dettaglio che può offrire maggiore «qualità» al consumatore.

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About the Author: Luigi Iacopino