Il doodle di Google di oggi per Alda Merini

Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.” (A.Merini). Oggi 21 marzo, primo giorno di primavera, almeno la data ufficiale, è anche il giorno in cui nel 1931 a Milano nasceva Alda Giuseppina Angela Merini, in viale Papiniano, quel viale famoso a Milano per la presenza del carcere di San Vittore. Figlia di un dipendente presso le assicurazioni la “Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza il Duomo” e di una casalinga, poco si conosce della sua infanzia, ma un fatto in età scolare è risaputo, dopo una brillante “carriera” scolastica alle elementari  ed  i tre anni di avviamento al lavoro, con ottimi voti, non riesce a superare il test di Italiano per essere ammessa al Liceo Manzoni. Potremmo fare un piccolo e forse non proprio parallelo con Mozart, infatti il maestro, narra la leggenda, fu aiutato a superare il test tenutosi nel convento di San Marco, zona Brera, a Milano. Alla faccia del non superamento della prova d’italiano, Alda esordisce a soli 15 anni sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che scoprì il suo talento artistico. Nel ’47 la poetessa incontra per la prima volta “le prime ombre della sua mente” (come le definisce lei) e venne ricoverata per un mese a Villa Turro, una “clinica psichiatrica” dei tempi, oggi definita come manicomio. Di questa esperienza e delle successive la poetessa scriverà nel 1979 dando il via ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza dell’ospedale psichiatrico, testi contenuti in quello che può essere inteso il suo capolavoro. Molti i suoi scritti: poesie, aforismi  compresa un’autobiografia. Autrice particolare e prolifica, da leggere e capire bene, di certo da inserire nelle antologie scolastiche assieme agli autori moderni.

Questa una sua semplice poesia :

A volte Dio
uccide gli amanti
perché non vuole
essere superato
in amore.”

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About the Author: Carlo Viscardi