La Calabria protagonista nel Mezzogiorno col ministro De Vincenti e Oliverio

“Mezzogiorno protagonista, Calabria protagonista. I dati sono positivi, lo dico con chiarezza, dagli indicatori sulla spesa dei programmi comunitari, al Pil e al Patto Calabria abbiamo un cambio di passo sostanziale, non previsioni, ma fatti”. Lo ha detto il Ministro Claudio De Vincenti intervenendo al forum “La Calabria protagonista nel Mezzogiorno” durante la tre giorni di Cantiere Calabria, in corso di svolgimento all’Unical a Rende con il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. All’incontro hanno preso parte l’autorità di gestione del Por Calabria, Paolo Praticò, Domenico Arcuri, Aministratore delegato di Invitalia; i deputati calabresi Stefania Covello e Demetrio Battaglia; Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale; Adriano Giannola, Presidente Svimez; Natale Mazzuca, Presidente Unindustria Calabria; i Consiglieri regionali Flora Sculco e Sebastiano Romeo. “I giovani devono avere speranza” ha aggiunto  De Vincenti che ha definito le Zes “uno strumento fondamentale per Gioia Tauro e tutto il Sud in considerazione dei flussi del Mediterraneo. Ma le Zes – ha aggiunto – hanno senso se poste in un centro di aggregazione, svolgendo una funzione di innesto e possibilità di sviluppo. Quindi funziona se la si concentra nel punto giusto, dove svolge una funzione di sistema per tutta la regione”. De Vincenti ha affermato anche che il Governo continuerà a sostenere il “capitale giovani. “Nella legge di bilancio – ha aggiunto – daremo continuità a tutte le nostre iniziative rafforzando la dotazione sul credito d’imposta e attraverso la detribuzione dei nuovi assunti”. “La Calabria che cambia si sostanzia nei numeri”, ha detto in apertura Donata Marrazzo, giornalista del Sole 24 Ore, che ha coordinato l’incontro. Anche secondo Paolo Praticò, dirigente generale del Por Calabria e Autorità di gestione “l’avanzamento corposo del programma e la spinta sull’innovazione rappresentano per noi segnali di discontinuità col passato. Assistiamo a una ripresa del Pil e delle attività produttive, con una dinamica importante della crescita delle imprese e dei visitatori in Calabria, così come dell’esportazione. Por, fondo coesione, Pac e risorse nazionali danno un volume di investimenti utili alla coesione in Calabria. Con la giunta Oliverio le priorità sono diventate innovazione, competenze, mobilità, lavoro, ambiente e capacità istituzionale. Abbiamo superato le fragilità amministrative: procedure, pianificazione, partecipazione e comunicazione, con una nuova visione manageriale, attraverso digitalizzazione, progetti strategici, piani di azioni e riorganizzazione, favorendo buoni programmi. Massima attenzione inoltre alla trasperenza e soprattutto alla comunicazione. Ma stiamo anche abbattendo l’autoreferenzialità dei programmi stessi. Un nuovo metodo insomma anche nel supportare i Comuni su temi cruciali come depurazione e rifiuti. C’è un’ccelerazione del programma: 50 % progetti sono in cantiere. Abbiamo messo in piedi due bandi su energia da 80 milioni, sull’edilizia scolastica è stata chiusa la graduatoria, e potrei proseguire con l’Housing sociale, i porti, e così via. Le risorse che stavano sui documenti di programmazione ora sono aperti e cantierabili. L’innovazione come driver, infine, un mondo nuovo per il sistema produttivo, per intercettare il futuro e noi stiamo spingendo verso questa direzione. Innovazione e agenda digitale sono al centro di tutto. Abbiamo coinvolto tantissimi operatori e imprese e costruito mdalità nuove di confronto, come le piattaforme tematiche dell’Emilia Romagna, un quadro solido di politche, incentivi alle start up così come gli interventi sul capitale umano a partire dalle università. Insomma tanti strumenti in un quadro unitario. E grazie a questo la partecipazione delle imprese ai bandi è straordinaria, quasi inaspettata. Abbiamo migliorato le procedure di accesso, zero carta, tutta la procedura online. Oggi c’è una facile gestione dei bandi. Certo, non tutto è risolto ma riteniamo che molto è stato fatto”. Secondo il Presidente Oliverio “De Vincenti è ancora qui a dare contributo importante a questa discussione. Ricordo che il Sud per un linugo periodo è stato cancellato dall’agenda del governo e del Paese. Da 20 anni la dicussione si è concentrata su una questione settentrionale, espressa da una caratterizzazione della Lega e del leghismo. Ora invece rgistriamo un’attenzione sui problemi del Sud soltanto da 3 anni.  Un’attenzione che si è riverbetrata in un restringemento del gap con il Nord. Ricordo che fino a qualche anno fa persino le risorse programmate per il Sud erano state cancellate. Oggi il Sud riconquista un ruolo da protagonista, si tratta di dati non consolidati, ma sono segni dentro i quali c’è la Calabria. In altre stagioni quando i segni erano positivi la Calabria non c’era, perchè restava sempre un gap di infrastrutture, disoccupazione. Oggi cambia il verso, proprio perchè sono stati avviati programmi e cantieri con una temporalità ferrea. Il valore del tempo è importante, così come la semplificazione amministrativa e l’accelarzione delle pocedure. Noi abbiamo bisogno di questo, così come di mettere in sintonia le istituzioni, tutte. Con un concorso di lavoro e una bussola stiamo passando da una situazione di stagnazione a una situazione di crescita. Io mi spendo per questo, senza risparmio. La burocrazia deve cambierà passo, perchè se ciò non succede – ha concluso Oliverio – non morirà la Calabria, ma una parte della burocrazia regionale”. “Prima – ha affermato Adriano Giannola, presidente di Svimez – in Calabria si parlava di cattedrali nel deserto ora ci sono frutti importanti. Una Regione sempre fragile per definizione, poco dinamica per definizione. Oggi nel cantiere si cominciamo a vedere risultati non solo intenzioni. C’è un cambiamento diverso, vero. Assistiamo allo sviluppo del Pil, prima regione nel Sud ad arrestare caduta nel 2014, fino a un incremento di un punto percentuale nel 2016”. Secondo Domenico Arcuri, Ad di Invitalia “cresciamo l’1,5 per cento in più, ma bisogna considerare una cosa: abbiamo vissuto una stagione alle spalle in cui il principale indicatore era il denaro che veniva stanziato, poi, è arrivata una stagione in cui gli indicatori passavano dai denari che venivano spesi, e ora dobbiamo misurarci sui soldi che abbiamo speso utilmente. Una cosa più complicata, perchè ciò accada occorre tenere conto della variabile “tempo”, il mondo ormai compete sul tempo. Quanto più basso è il tempo delle amministrazioni per la realizzazione degli obiettivi, più si produce sviluppo, ma fin quando la pubblica amministrazione lievita e non interverrà sul tempo, allungandolo e non riducendolo, faremo fatica a rendere strutturale la crescita. Bisogna dunque smettere di raccontare che produrremo sviluppo e assumere come metodo la fotografia di quello che è già successo. Dobbiamo inoltre lavorare per tutelare il patrimonio culturale di cui il Mezzogiorno è inondato: integrare di più, avere più cura, non semplicemente favorire l’attrattività ma mettere tutto a sistema”. Secondo il deputato Battaglia “il quadro culturale si è rovesciato. La Calabria ha capacità di discussione nel merito delle esigenze vere per completare grandi opere e dare risposte concrete all’esigenza di infrastrutture per lo sviluppo. Tutto quello messo in cantiere ha dato già risposte perchè non era facile modificare quella tendenza che veniva da lontano”. Elio Catania ha sottolineato l’importanza del digitale. “I ritardi si pagano in termini di Pil. Negli ultimi 15 mesi il Paese si è risvegliato. Il Governo ha messo finalmente in agenda l’innovazione digitale, ed è un’ottima notizia, abbiamo capito che è un problema politico e non tecnico, si tratta di un’oppportunità enorme. In Calabria ci sono imprenditori che producono vino e olio e che stanno facendo cose da pazzi in questo campo, tutto questo deve diventare sistemico. Avete la fortuna che Oliverio ha visione e capacità applicativa, le risorse ci sono e vanno focalizzate in progetti a largo impatto, strategici”. Flora Sculco ha invece parlato dei fattori che hanno impedito finora lo sviluppo. “Negli anni scorsi si è alimentata un’erba gramigna e non un’erba buona, la condizione della Calabria si evidenzia nelle cifre e negli indicatori che ci sono stati forniti. Oggi saluto un’iniziativa di grande livello, che suscita interesse e alimenta attese speranze. Il nostro obiettivo ha bisogno di una comune visione tra governo e regione. Io ci credo, dopo la semina, deve esserci la raccolta, una svolta storica, per produrre buona occupazione”. Natale Mazzuca, Presidente Unindustria Calabria ha parlato di Zes come un realtà il cui merito è di Oliverio e  del ministro De Vincenti” mentre Stefania Covello ha sottolineato “il confronto proficuo tra le istituzioni, compresa la deputazione calabrese, che ha avuto un ruolo unito, e ha fatto rete e filiera istituzionale con il governo centrale. “In politica non ci sono miracoli – ha detto – però ci sono dati incontrovertibili. Il Pil è in crescita, in positivo da 15 mesi esatti, vuol dire che siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così”. g.m.

 

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