Con Grillo riappare il trasformismo giolittiano

Roma 10:30 – Grillo, il cosiddetto “padre spirituale” del M5S parte alla carica e lo fa dalle pagine di La Repubblica. Nell’intervista rilasciata al quotidiano nazionale dice che il tempo dei “vaffa” è finito ma non verrà sostituito dagli inciuci. Ma nel proseguo delle dichiarazioni Grillo afferma: “Noi siamo un po’ democristiani, un po’ di destra, un po’ di sinistra, un po’ di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee. La specie che sopravvive, anche in politica, non è la più forte, ma quella che si adatta meglio”. Potrebbe essere interpretato come la rinascita o la riproposta di un trasformismo pseudo giolittiano, ma anche interpretato come una “liquidità” di politica che non vuole far capire da che parte stia il movimento, dimostrato dalle dichiarazioni precedenti. Lancia la sfida ad una riforma “culturale e del modo di pensare”, ” Dopo quello che è successo, è tempo di uscire in mare aperto e di rovesciare gli schemi”. Messaggi inquietanti che fanno pensare ad un’imposizione di massa di un pensiero preconfezionato paventando un prossimo futuro di stampo Orwelliano.  Da ricordare, e lo fa lui stesso nelle dichiarazioni, che il suo ruolo nella politica non è definito, non capisce se sia o meno il padre spirituale del movimento, ma da come si presenta sembrerebbe più un “deus ex machina” che un ispiratore. Comunque sia dichiara: “… Non mollo, ma adesso un capo politico c’è e certe risposte deve darle lui”, dichiara Grillo. “Sono come una prostituta in una città senza marciapiedi: non so dove collocarmi”(TgCom24).

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About the Author: Carlo Viscardi