D’Agostino su ex Ferrovie Taurensi Gioia Tauro – Cinquefrondi

Si è tenuto, nel pomeriggio di ieri, un tavolo tecnico presso la Cittadella di Catanzaro sul futuro delle ex Ferrovie Taurensi Gioia Tauro – Cinquefrondi. Il consigliere regionale Francesco D’Agostino – che ha preso parte alla riunione insieme con l’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno e all’ingegnere di Ferrovie della Calabria Alessandro Marcelli – rende noto che: “a seguito di precedenti e proficue riunioni sul tema, e a partire da uno studio di fattibilità sulla riattivazione del servizio ferroviario per quella tratta, il tavolo ha valutato positivamente l’idea – di cui mi sono fatto promotore- di riconversione del tracciato per finalità turistiche e paesaggistiche”. Aggiunge D’Agostino: “Allo stato attuale, come noto, le ex Taurensi non rientrano più nel sistema di trasporto pubblico regionale. Anzi tutto, per una ragione di sostenibilità economica: i 3milioni di euro necessari per la gestione del servizio sono spropositati rispetto ai 75mila euro di incassi ottenuti nell’ultima fase di attività delle ‘littorine. Inoltre, la tratta in questione necessiterebbe, per ripartire, di investimenti superiori ai 150milioni di euro. Insomma, una via impraticabile che implica, tuttavia, una riflessione seria sul recupero dell’esistente. Condividendo, tutte le parti del tavolo, la necessità di non disperdere un patrimonio identitario, storico e sociale del territorio, è stata ribadita – fa presente D’Agostino- l’opportunità di investire in un percorso di riqualificazione a fini turistici e paesaggistici della tratta, puntando sulla riconversione del tracciato in ‘ciclorail’ e pista ciclabile. Una visione ‘verde’, sostenibile per impatto e costi, capace di rendere maggiormente accessibile il territorio ai cittadini”. Aggiunge Francesco D’Agostino: “In sintesi, il progetto prevede il mantenimento della strada ferrata, che servirà come comminamento per il ciclorail: una macchina elettrica a pedalata assistita, il cui prototipo è in via di definizione. Accanto al ciclorail, in precise aree della tratta, le piste ciclabili da far scorrere accanto ai binari. Gli interventi, per raggiungere l’obiettivo fissato dal tavolo tecnico, sono contenuti e ampiamente sostenibili: pulizia del tracciato, adeguamento degli scambi, realizzazione di punti di ricarica e riqualificazione delle stazioni. Così il percorso di riconversione ‘verde’ per le ex Taurensi, che avevo proposto nel 2015, trova dunque continuità nella discussione tecnica”.  “Per le ex Ferrovie Taurensi c’è in campo un progetto di riconversione ambizioso che intende sperimentare un nuovo sistema di trasporto a finalità turistica e paesaggistica- ha dichiarato D’Agostino al termine della riunione presso la Cittadella di Germaneto- L’idea di fondo è semplice e muove dalla convinzione che un patrimonio storico e identitario del territorio della Piana non possa essere lasciato all’abbandono. Dunque, il progetto di riqualificazione diventa un’opportunità per il territorio e per le sue comunità e si articola in due fasi ben precise, l’avvio del ciclorail e la realizzazione delle piste ciclabili”. Per Francesco D’Agostino: “un ringraziamento sincero va all’Assessore Musmanno che sta seguendo con attenzione questo progetto straordinario, aggiungendo un coefficiente di competenza e di entusiasmo davvero importante. Un ringraziamento anche all’Assessore Francesco Russo per il supporto e al Presidente Mario Oliverio, impegnato affinché questo percorso ambizioso possa concretizzarsi con successo. Adesso – ha concluso il consigliere – si partirà con l’iter formale, tenendo conto di risorse già a disposizione e immediatamente utilizzabili”.  Per l’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno: “Il progetto che mettiamo in campo per la riconversione e la riqualificazione delle ex Ferrovie Taurensi è un esperimento unico nel panorama italiano che ha l’ambizione, da una parte di preservare un patrimonio storico del territorio e, dall’altro, di investire nel futuro della Piana valorizzandone le bellezze artistiche e le potenzialità paesaggistiche. Il percorso che seguiremo per raggiungere l’obiettivo è ampiamente sostenibile e rientra in un piano più grande di potenziamento dell’offerta turistica regionale”.

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