Caccia. Wwf: ucciso un falco, in Sicilia emergenza bracconaggio

Sospendere immediatamente stagione e task force anti bracconieri. (DIRE) 16 Set. – A pochissimi giorni dall’uccisione di un raro Capovaccaio e dall’abbattimento di una Sterna maggiore nel siracusano, dalla Sicilia arriva “un’altra terribile notizia. Un giovane Falco pescatore alla sua prima migrazione e’ stato colpito, in Localita’ Torrenova in provincia di Messina, da una fucilata e versa in gravi condizioni a causa di una bruttissima ferita”. Ora, segnala il Wwf, il rapace e’ in cura presso il centro di recupero del Dipartimento Sviluppo Rurale di Messina gestito dall’associazione MAN dove tutti lavorano senza sosta per salvarlo. “In Sicilia siamo di fronte ad un’emergenza bracconaggio”: per questa ragione il Wwf chiede che, vista il ripetersi di episodi gravissimi di bracconaggio, venga sospesa l’attivita’ venatoria. Chiede, inoltre, che sia immediatamente costituita una task force contro i bracconieri per individuare e punire i responsabili di questi crimini odiosi contro la natura”. Il Falco pescatore e’ una specie in grande difficolta’ in tutto il Mediterraneo e che e’ stata riportata a nidificare in Italia solo nel 2011 grazie al progetto ‘Osprey’. Nello scorso mese di maggio era arrivata dall’oasi WWF di Orbetello la notizia di una nidificazione spontanea da parte di una coppia di falchi pescatori: nidificazioni conclusasi con la nascita di tre piccoli Ozzy, Olly e Olaf. Per quanto riguarda la Sicilia l’ultima nidificazione registrata risale addirittura al 1969. Purtroppo il giovane esemplare colpito in Sicilia ha incontrato lungo il suo viaggio di migrazione, il primo della sua vita, il fucile di un criminale che non ha esitato a sparare contro una specie rarissima. Si tratta di un vero e proprio crimine di natura che si aggiunge all’uccisione di Clara, la femmina di capovaccaio del LIFE Egyptian vulture crudelmente abbattuta la scorsa settimana. (Ran/Dire) 14:53 16-09-18

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