Diritti. Corte Europea: Russia risarcisca per Georgiani espulsi

Per giudici fu “politica coordinata”, chiesti a Mosca 10 mln euro. (DIRE) 31 Gen. – La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha dato oggi ragione alla Georgia, riconoscendo che nel 2006 le autorita’ russe hanno messo in atto “una politica coordinata di arresto, detenzione ed espulsione” che ha coinvolto quasi 1.800 cittadini georgiani. I 17 giudici della Corte hanno pertanto condannato la Federazione russa a corrispondere alla Georgia un equo risarcimento per le vittime di questi abusi, pari a 10 milioni euro. La sentenza prevede che le autorita’ georgiane mettano in atto, sotto la supervisione del Consiglio dei ministri, un meccanismo di redistribuzione dei risarcimenti, che sara’ pari a 2mila euro per chi e’ stato vittima di espulsione, e tra i 10mila e i 15mila euro per coloro che hanno anche subito la detenzione e atti di violenza. Come si apprende da una nota della Cedu, per i giudici le autorita’ russe hanno violato gli articoli 4 (espulsione collettiva), 5 (privazione illegale della liberta’) e 3 (condizioni di detenzione inumane e degradanti) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. L’espulsione di 1.795 persone di origine georgiana dalla Russia rientro’ in una delle misure che Mosca mise in campo per colpire il governo di Tbilisi, nell’ambito di una piu’ vasta crisi diplomatica. Le tensioni riguardavano le regioni contese dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, tensioni sfociate nel 2008 nello scoppio di un conflitto armato tra i due Paesi. (Alf/ Dire) 17:00 31-01-19

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