L’11 Dicembre al Teatro Cilea di Reggio Calabria il consueto spettacolo di Natale dell’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni

Anche quest’anno, l’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni realizzerà il consueto spettacolo di Natale, che vedrà in scena gli ospiti, gli operatori e i volontari delle diverse strutture che la costituiscono. Saranno più di duecento gli attori tra operatori, volontari e utenti che calcheranno il palco del teatro F. Cilea di Reggio Calabria giorno 11 dicembre alle ore 18:00, con ingresso gratuito per tutta la cittadinanza. L’idea della rappresentazione di quest’anno è costruita sul significato delle due parole che compongono il titolo dello spettacolo “Arcipèlago d’incontri”. Gli Arcipèlaghi: isole, gruppi, comunità affini legati da un rapporto di reciproco e più o meno intimo scambio sia tra loro sia anche, e con gli elementi che costituiscono altri «arcipelaghi». L’Incontro: direzione di un movimento verso persone, Andare, venire incontro a qualcuno, concedergli un sostegno. La Piccola Opera, fondata da Don Italo Calabrò, rappresenta concretamente e si identifica per il suo operato e i suoi servizi in un arcipelago di realtà diverse che racchiudono al loro interno un’identità comune e la volontà di incontrare l’altro. Incontrare l’altro in quanto persona, a prescindere da qualsiasi possa essere la diversità o il disagio. Lo spettacolo vuole raccontare ogni singolo arcipelago/casa, luogo di accoglienza e familiarità tra persone. Di attenzione e responsabilità. Di uomini e donne, attori di cambiamento, al servizio degli ultimi. Ogni casa al suo interno è ricca di storia, di storie, di sentimenti. Vissuti diversi che si incontrano e scontrano creando bellezza. Racconterà una drammaturgia, scritta e diretta da Santo Nicito, basata su questa immagine. Un omaggio ai buoni sentimenti ed un invito a ritrovare una dimensione umana, spirituale, a volte sopita. Diversi quadri, legano tra loro ogni singola realtà con ponti invisibili che uniranno i vari centri. Una pièce, che grazie a una molteplicità di linguaggi scenici ci farà scoprire l’essere umano, la persona disabile o non disabile. Dimostrerà che tutto è possibile e che i limiti non esistono se guardiamo l’altro con altri occhi. Vissuti diversi che partendo dal singolo creeranno una realtà unica, connessa, che non si isola dal resto del territorio, dal mondo ma che si dimostra sempre aperta e attenta. Proiettata al cambiamento e ai nuovi bisogni. Un copione ricco di spunti, che metterà in scena l’importanza di costruire percorsi di inclusione e di offrire il proprio tempo, le proprie capacità e talenti a servizio degli altri.

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