Mes. Brunetta: Risoluzione unitaria centrodestra tutela interessi Paese

(DIRE) Roma, 12 Dic. – “Su una riforma importante come quella del Meccanismo Europeo di Stabilita’ (MES), ieri in Aula alla Camera dei Deputati il centrodestra si e’ presentato unito e forte davanti al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla vigilia del Consiglio europeo di oggi e domani a Bruxelles. La risoluzione unitaria che Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato non solo descrive lo stato di salute della nostra parte politica, ma tutela soprattutto gli interessi del Paese e pone le basi per un rinnovato ruolo dell’Italia in Europa. Sebbene si partisse da posizioni per alcuni versi distanti tra gli alleati, l’accordo si e’ trovato su punti che ribadiscono il convinto europeismo della coalizione, pur nella consapevolezza delle criticita’ presenti tanto nella riforma del Trattato intergovernativo sul Mes, quanto nell’intera architettura istituzionale dell’Unione europea. Punti critici che solo tutti insieme possiamo concorrere a correggere, nel Parlamento italiano cosi’ come in quello Europeo”. Cosi’ Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in una lettera a ‘Il Giornale’. “Negli impegni della nostra risoluzione abbiamo voluto rivendicare proprio la centralita’ di quest’ultimo, in quanto unica istituzione Ue direttamente eletta dai cittadini. Lo stesso Parlamento europeo si e’ sempre battuto per avere un piu’ forte potere di controllo sul MES, per tutelare, in momenti di crisi, l’interesse generale e non far prevalere quello di uno Stato su un altro. Proprio il Parlamento europeo, quindi, ha sollevato forti perplessita’ ed ha avanzato richieste di modifica alla riforma del MES cosi’ che il 14 marzo 2019, l’Aula di Strasburgo ha votato (con il sostegno di Forza Italia) una risoluzione che ha ribadito questi principi. Ma Forza Italia e gli alleati ritengono fondamentale soprattutto il coinvolgimento del Parlamento italiano alle trattative che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il Presidente Conte stanno portando avanti rispettivamente a livello di Eurogruppo e di Consiglio europeo. Sovranita’ e centralita’ del Parlamento che sono mancati negli ultimi dieci anni di storia Patria, dalla bufera della speculazione finanziaria che si scateno’ sul nostro debito sovrano nella maledetta estate-autunno del 2011, all’approvazione della Direttiva sul bail-in che ha messo in crisi il sistema bancario italiano, fino a quel momento il piu’ solido di tutto il panorama europeo. Centralita’ del Parlamento che ha rischiato di venire a mancare anche con riferimento alla riforma del MES: lo scorso 19 giugno 2019, infatti, l’allora maggioranza di governo chiedeva l’impegno del Presidente del Consiglio a non approvare modifiche che potessero penalizzare l’Italia. Ebbene, questo impegno nel successivo Consiglio europeo del 20 e 21 giugno 2019 non e’ stato di fatto rispettato”. (Vid/ Dire)

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