Coronavirus. Codacons: 3 nostri esposti su Bergamo, ritardi PA e RSA

(DIRE) Roma, 13 Ago. – “L’indagine della Procura di Roma nei confronti del Presidente del Consiglio Conte e di alcuni Ministri nasce da una serie di esposti presentati nei mesi scorsi dal Codacons, in cui si contestava l’operato del Governo sul fronte Covid e si denunciavano omissioni e ritardi specie in relazione alla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo”. Ne da’ notizia la stessa associazione dei consumatori, che riporta integralmente alcuni passaggi delle denunce contro Conte e il Governo. “Lo scorso 9 Aprile abbiamo presentato una denuncia contro il Governo in cui, sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo, il Codacons chiedeva alla Procura di ‘predisporre tutti i controlli necessari ad accertare eventuali responsabilita’ e fattispecie penalmente rilevanti e, in caso affermativo, di accertare l’autore e/o gli autori degli stessi e, conseguentemente, esperire nei loro confronti l’azione penale per tutti quei reati che riterranno ravvisabili, compreso quello di epidemia colposa e reati contro la salute pubblica previsti dagli art.. 438 e 452 del codice penale'”, spiega il Codacons. “In un altro esposto, invece, si chiedeva alla magistratura di verificare eventuali ritardi da parte della PA sul fronte delle misure anti-Covid, rilevando che ‘lo Stato Italiano, nonostante le notizie della diffusione del virus e la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 30 Gennaio 2020 che aveva dichiarato l’emergenza internazionale di salute pubblica per il Coronavirus, si sarebbe attivato concretamente ed unicamente solo in data 9 marzo 2020 dichiarando la quarantena per l’intero territorio nazionale”.

 E sempre ad Aprile, in un nuovo esposto presentato a 104 Procure di tutta Italia, il Codacons denunciava il Governo “per i numerosi decessi registrati all’interno delle RSA, chiedendo alla magistratura ‘di aprire indagini sul territorio e verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della PA attraverso il sequestro di tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti nel nostro paese’ e di verificare il ‘sussistere del nesso di causalità tra i decessi e le inadeguatezze del sistema sanitario nazionale laddove le Autorità competenti non si siano adoperate tempestivamente anche dotandosi dei mezzi adeguati per fronteggiare l’emergenza dettata dal Coronavirus'”. “Ora tutti i cittadini che hanno subito danni a causa dei reati per cui indaga la Procura di Roma, potranno costituirsi essere parti offese e chiedere un risarcimento”. In tal senso il Codacons sta preparando un apposito modulo che sarà pubblicato domani sul sito dell’associazione ( https://codacons.it/) . (Com/Lum/ Dire) 14:46 13-08-20

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