Brasile. Al via privatizzazione Eletrobras, poste e comunicazioni

L’Agenzia nazionale ora attende via libera del Parlamento

(DIRE) San Paolo (Brasile), 19 Mar. – Il Consiglio per i programmi di partenariato per gli investimenti (Conselho do Programa de Parcerias de Investimentos, Cppi) ha deciso di includere nel Piano nazionale per le privatizzazioni Eletrobras (l’azienda statale che detiene il settore energetico del Brasile), la societa’ postale Correios, nonche’ la Empresa Brasil de Comunicacao (Ebc). La decisione e’ stata presa nel corso della 15esima riunione dell’agenzia che si e’ svolta in settimana, a cui hanno partecipato il ministro dell’Economia Paulo Guedes e il presidente Jair Bolsonaro.
Gia’ in campagna elettorale Bolsonaro aveva detto che mirava a privatizzare queste aziende, ma mancava l’approvazione formale del governo federale in modo che la Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale (Bndes) potesse avviare la procedura.
Il governo punta a concludere la privatizzazione di Eletrobras entro febbraio del prossimo anno. Tuttavia, cio’ dipende dall’approvazione da parte dell’esecutivo della misura provvisoria che autorizza l’avvio della procedura. Se il decreto non sara’ convertito in legge, al governo sara’ impedito di vendere le societa’.
La privatizzazione di Eletrobras avverra’ attraverso la quotazione delle azioni alla Borsa di San Paolo al fine di ridurre la partecipazione del governo federale, che detiene oltre il 50 per cento delle azioni ed e’ il referente di maggioranza.
Lo Stato deterra’ quote ma non avra’ piu’ potere di controllo come avviene ora.
Per la societa’ delle Poste i piani sono diversi. Il consiglio di amministrazione del Cppi ha optato per la vendita della societa’ nel suo insieme, invece di frazionarla, come nel caso di Eletrobras. La scelta e’ tra la vendita delle quote di maggioranza, facendo in modo che lo Stato resti un azionista di minoranza oppure la vendita di tutte le azioni dello Stato.
Il governo prevede di pubblicare l’avviso di vendita della societa’ entro dicembre. Affinche’ cio’ avvenga, il disegno di legge che consente la cessione – che e’ gia’ in discussione alla Camera – dovra’ essere approvato entro agosto.
Nel caso dell’azienda per le comunicazioni Ebc, invece, non e’ stata ancora definita ne’ la data di vendita ne’ la modalita’ di privatizzazione. Il governo non esclude la possibilita’ di liquidarla completamente. L’azienda e’ formata da vari media e si compone di due reti televisive, otto radio e due agenzie nazionali. (Jom/Dire) 16:05 19-03-21

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