Covid. Istat-Bankitalia: ricchezza famiglie cresce di 100 mld

(DIRE) Roma, 27 Gen. – La ricchezza delle famiglie è cresciuta di 100 miliardi nonostante la crisi innescata dal Covid. E’ quanto emerge da un rapporto di Istat e Banca d’Italia. A fine 2020 la ricchezza netta delle famiglie italiane, misurata come somma delle attività reali (abitazioni, terreni, e così via) e delle attività finanziarie (depositi, titoli, azioni) al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine, ecc.), è risultata pari a 10.010 miliardi di euro. Le attività reali – 6.177 miliardi di euro – rappresentano il 56% della ricchezza lorda (totale delle attività) e le attività finanziarie – 4.800 miliardi – il restante 44%, a fronte di 967 miliardi di passività finanziarie. Dopo la contrazione registrata nel 2018, la ricchezza netta valutata ai valori correnti è tornata a salire nel 2019. La crescita è proseguita nel 2020: +1%, per un aumento di circa 100 miliardi di euro, nonostante la crisi pandemica, durante la quale si è osservato un forte aumento del tasso di risparmio delle famiglie. L’incremento di 137 miliardi (+2,9%) delle attività finanziarie ha ampiamente compensato la riduzione di 32 miliardi (-0,5%) delle attività reali e il leggero aumento delle passività finanziarie (3,4 miliardi, pari al +0,3%). Il valore delle attività non finanziarie è in calo dal 2012 principalmente a causa della riduzione di quello degli immobili, mentre le attività finanziarie sono cresciute prevalentemente per effetto delle riserve assicurative, delle quote di fondi comuni e dei depositi. Il totale delle passività finanziarie è rimasto pressoché stabile rispetto al 2019. Nel corso del 2020 la ricchezza finanziaria è cresciuta principalmente per effetto dell’aumento dei depositi, in cui è largamente confluito il maggior risparmio. A differenza di quanto registrato negli anni precedenti, il contributo dei guadagni in conto capitale alla crescita delle attività finanziarie è stato molto limitato (+0,3%). La diminuzione del valore dello stock di attività non finanziarie di proprietà del settore (-0,5%) è dovuta principalmente al calo segnato nel 2020 dal valore delle abitazioni (-0,3%) e degli immobili non residenziali (-2,1%), riconducibile alla discesa dei valori medi degli immobili. (Lum/ Dire) 11:41 27-01-22

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